Le famiglie che usufruiscono del nido oggi a Bologna pagano circa il 10 % dei costi del servizio erogato dal Comune. Non pagano poco ma i costi sono molto più alti. Il resto lo paga la collettività. Ma non ci sono più risorse. E’ sicuro! A Bologna aumenteranno le tariffe di i nidi, refezione scolastica, doposcuola e trasporto scolastico. La riduzione dei trasferimenti dallo Stato centrale è un fatto risaputo e che ha incrementi ogni anno. Nel 2010 saranno 20 milioni in meno ma è anche una tendenza prevista dagli economisti nazionali da quindici anni. La crisi economica ha solo accentuato un processo già in corso. Ci si poteva ragionare qualche anno fa? Il commissario Cancellieri, che attualmente fa le veci del Sindaco, guarda ai numeri e ne trae le conseguenze. Ma pensarci qualche anno prima non sapebbe stato meglio? Non si può immaginare l’amministrazione pubblica moderna solo come un insieme di funzionari che spendono soldi arrivati dai cittadini e dallo Stato. O l’amministrazione pubblica è fatta di capacità manageriale e di investimenti intelligenti in grado di far vivere i settori di entrate autorigeneranti o la strada del declino è già segnata.
L’unica rimasta è la creatività. Peccato che chi è al governo a Bologna da decenni ne sia privo. E’ un pò poco pulirsi solo la coscienza attaccando il governo centrale.
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