I fratelli del capo del Clan dei Casalesi Michele Zagaria, uno dei latitanti più ricercati d’Italia, continuano ad esercitare il loro sodalizio criminale in Emilia Romagna. Dopo la condanna a 8 anni di carcere di Pasquale Zagaria (detto Bin Laden) è finito in cella anche il fratello Carmine 43enne accusato di fatti camorristici che sarebbero avvenuti in provincia di Ferrara.
L’uomo è stato fermato a Cancello Arnone, in Campania, dagli agenti della squadra mobile di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli che ha ripristinato nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. Il fratello del boss è accusato di tentata estorsione aggravata ai danni di un imprenditore edile impegnato nella realizzazione di immobili nel ferrarese. Carmine Zagaria, arrestato lo scorso 31 marzo era stato poi scarcerato dal Riesame, che aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare ritenendo che non ci fossero i gravi indizi di colpevolezza. I pm Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio e Catello Maresca si sono rivolti alla Cassazione che annullò la decisione rinviando gli atti al Riesame.
La stessa accusa, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, è contestata all’anziano padre Nicola, che tempo fa alla domanda di un giornalista di Tele Club Italia aveva dichiarato di non riconoscere le scelte del figlio. L’inchiesta coinvolge complessivamente 17 persone, i pubblici ministeri antimafia hanno individuato come persone offese gli imprenditori Raffaele Cantile, Massimo e Francesco Piccolo, imprenditori originari di Casapesenna, ma che da anni lavorano in provincia di Modena. La piovra segue chiunque svolge un’attività anche quando questi cerca si allontana dalle terre di origine e di agire onestamente. Oltre a loro tra le persone offese ci sono anche gli imprenditori Francesco Minutolo e Nicola Santoro. Una delle estorsioni contestate sarebbe avvenuta in relazione alla costruzione di un complesso immobiliare in Provincia di Ferrara. In aggiunta per fatti avvenuti a Parma, altro territorio chi grande presenza dei Zagaria, è stato condannato in appello, a 8 anni, l’altro fratello degli Zagaria, Pasquale
a cura di Salvatore Pizzo
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