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Sulla vicenda Lombardelli, il Capo di Gabinetto del Comune di Bologna con la terza media scelto dal Sindaco Merola, oggi pensavamo di non scrivere articoli. Ma quando abbiamo sentito questa frase: “La politica e i dirigenti pubblici hanno un potere discrezionale e decidono sapendo che le leggi sono opinabili e interpretabili”, al secondo round della commissione Affari Istituzionali tenutasi stamattina in Comune ci sono cadute le braccia.
Sarebbe questa la spiegazione definitiva del Segretario Comunale di Bologna, Luca Uguccioni, unico dirigente presente (se escludiamo la breve apparizione di Annarita Iannucci), riferendosi alla scelta dei suoi colleghi che hanno firmato il contratto di categoria D1 di Lombardelli, nonostante avesse solo la terza media quando invece era obbligatoria la laurea. Luca Uguccioni ha sicuramente il merito di essere esplicito e con le sue considerazioni scoprire quel margine di dubbio che ancora si nasconde dietro la violazione che ha condotto alle dimissioni del Capo di Gabinetto del Comune. In parole povere dice che i politici e i dirigenti fanno un po’ quello che gli pare, leggi o non leggi, perché le leggi sono interpretabili.
Con la terza media, negli enti pubblici, oggi puoi al massimo fare l’usciere. Ma non nel grande Comune di Bologna se lo decide il politico. Inoltre il Segretario si è avventurato in considerazioni sugli “improbabili” danni che secondo lui la Corte dei Conti dovrà verificare e che “ammonterebbero al massimo a 60 euro. Il Comune poteva dargli quanto voleva. Non per forza inquadrarlo nel Contratto Nazionale del Lavoro. Dico 60 euro perché è la differenza tra un inquadramento C5 e D1. Il D1 forse non si poteva fare ma il C5 si!” replica ai giornalisti fermi all’uscita che gli facevano osservare come il contratto fosse stato “gonfiato” in una categoria impropria e Lombardelli firmasse atti che non doveva. Peccato che il “Regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e servizi del Comune di Bologna” a pag 56 dica che con “la terza media si possa avere” massimo “la categoria B”, e non la C che vale solo col “diploma di scuola media superiore”, che Lombardelli non ha. E si! L’ennesimo errore!
Per quanto Uguccioni sostenga che la legge è sempre interpretabile bisogna constatare che la discrezionalità o la si applica all’interno delle leggi che uno Stato si è dato o altrimenti non vivremmo più in uno stato di diritto. Infatti paradossalmente il Comune di Bologna, nella delibera e nel contratto di assunzione cita le stesse leggi che poi viola. Ma il vertice del surrealismo amministrativo Uguccioni lo raggiunge quando la consigliera Borgonzoni piegata in due dalle risate gli chiede: “Lombardelli firmava non avendo la delega e lei dice che non è rilevante se le spese sono utili all’Ente. Allora se vengo io negli uffici e firmo gli atti di spesa del Comune?” Uguccione replica: “Ah! Lo puoi fare! Se nessuno li contesta… vanno bene! Sono illegittimi ma vanno bene! Se nessuno se ne accorge!” A quel punto i presenti, tra cui una giornalista del quotidiano Repubblica, si mettono le mani nei capelli.
Uguccioni ha anche aggiunto che “si possono fare errori e se qui ve ne fossero sarebbero tali perché siamo in presenza della buona fede”. Ma per i dirigenti del Comune che prendono stipendi d’oro da più di 100 mila euro gli errori sono diventati troppi. La telenovelas Lombardelli, perché questa è diventata vista la mole di contraddizioni, omissioni e smentite messe in campo dal Comune, è la cartina al tornasole del Paese in cui viviamo. Si giustifica una violazione dicendo che è interpretabile.
Anche a Bologna non siamo in uno stato di diritto ma in uno discrezionale. Il cittadino continuerà a percepire la sua amministrazione come una macchina pubblica con due pesi e due misure. Per lui, cittadino, a cui si chiedono sacrifici lacrime e sangue, le leggi sono ferree mentre per i politici continuano ad essere opinabili ed interpretabili.
guarda i documenti sulla categoria B per chi ha la terza media
Mario C.
Se non fosse evidente che sono dei volponi, si potrebbe pensare che siano solo incompetenti. Speriamo solo che negare l’evidenza questa volta non serva.
E’ giusto, come ha fatto Amorosi, ricordare che il paragone deve essere con il livello B1 (cioè come uno che ha la terza media e che è appena stato assunto, anche per chiamata diretta. Avete notato che Uguccioni ha detto C5? Se Lombardelli avesse avuto il diploma avrebbe comunque dovuto parlare di C1. Infatti, se non ho capito male, il presunto laureato era stato inquadrato come D1 e non come D5).
E poi chi dice che, se non fosse stato chiamato Lombardelli, il sindaco non avrebbe potuto incaricare un dirigente interno del Comune, già stipendiato? In quel caso il danno erariale sarebbe rappresentato da tutto quanto erogatogli fino al giorno delle dimissioni.