Sono giunti in redazione in forma anonima dei documenti firmati dal commissario Cancellieri che attestano la proroga di assunzione di 13 dirigenti e 9 alte specializzazioni al Comune di Bologna. I dirigenti erano in organico durante il mandato Delbono e non solo. Secondo il decreto Brunetta il numero dei dirigenti a tempo determinato che possono essere assunti dal Comune di Bologna dovrebbero essere massimo 8 persone (l’8% della dotazione organica, che è di 94 dirigenti a tempo indeterminato). Invece risultano essere 22. Il loro incarico sarebbe dovuto decadere al momento delle dimissioni del Sindaco Delbono. Gli incarichi dirigenziali e di alta specializzazione a tempo determinato “non possono avere durata superiore al mandato elettivo del Sindaco” (come dal comma 3 dell’articolo 110 del TUEL). Come spiegato anche dalla Corte dei Conti – sezione regionale di controllo della Puglia nella deliberazione n. 44/PAR/2010. Ma gli incarichi di questi dirigenti sono stati prorogati nonostante tutto al 30 ottobre 2011, molto oltre anche la durata dell’attuale commissariamento.
Dai titoli dei giornali si legge che la commissaria Cancellieri sta predisponendo un taglio delle spese per coprire il buco di bilancio di 47 milioni di euro. Sicuramente il rispetto della riforma Brunetta le garantirebbe di recuperare altre risorse evitando di tagliare i servizi ai cittadini oltre e interventi peggiori. Solo poche settimane fa, per lo stesso reato di cui parliamo sopra sono stati iscritti nel registro degli indagati, per abuso d’ufficio, l’ex sindaco di Parma Pietro Ubaldi, l’attuale sindaco Pietro Vignali e molti dirigenti di quel Comune a soli 80 km da Bologna.
Ogni giorno, tra piccole e grandi manovre di palazzo, appare una voce diversa sui giornali che prova a candidare il commissario Cancellieri sindaco per il Comune di Bologna. Queste potrebbero avere più o meno senso. Ben più fondamento hanno invece i documenti che riportiamo.
Ma cosa sta accadendo a Palazzo d’Accursio? Se addirittura i documenti pubblici, che sembrerebbero attestare il mancato rispetto della decreto Brunetta, sono così “bollenti”da dovere arrivare in forma anonima al nostro sito?
Di recente la commissaria Cancellieri ha vinto il premio del miglior bilancio dei comuni d’Italia. Questa attestazione non è in contraddizione con la violazione del decreto Brunetta?
Fiduciosi nella sua buona fede auspichiamo che si faccia chiarezza. I documenti, che sono atti pubblici, sono stati trasmessi, con un esposto, alla Procura della Repubblica di Bologna e alla Corte dei Conti ieri mattina (13-11-2010). Sono comunque visionabili sul nostro sito.
La non rispondenza della delibera del Comune con il “Decreto Brunetta” (Dlgs 150/2009) che prescrive all’art. 40 un tetto per tale tipo di incarichi, per gli enti locali l’8% della dotazione organica della dirigenza, come spiegato dalla Corte dei Conti – sezione regionale di controllo della Puglia nella deliberazione n. 44/PAR/2010.
In ordine trovate in basso:
Delibera dei 22 dirigenti a tempo determinato prorogati contro le legge Brunetta (P.G.N. 83395/2008 del 8.4.2010)
Delibera su organico dei dirigenti
Articolo Il Sole 24 ore e Il giornale di Napoli
Parere Corte dei Conti
Programma triennale fabbisogno personale.
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