IL PUNTO DOLCE
TORTA D’AVENA FREDDA
Ingredienti
750 g latte di riso
1 mela
3 cucchiai di uvetta
6 cucchiai di fiocchi d’avena piccoli
30 g mandorle
Un pizzico di cannella
1 cucchiaino e ½ di agae agar in polvere
Sbucciate la mela e tagliatela a dadini. Mettetela in una pentola con il latte di riso e portate ad ebollizione. Lasciate cuocere un poco le mele, circa 5 minuti.
Aggiungete i fiocchi di avena e quando avrà ripreso a bollire, inserite l’agar agar.
Mescolate bene per far amalgamare il tutto e lasciare cuocere almeno per altri 5 minuti. Spegnete il fuoco solo quando i fiocchi si sono ben gonfiati e tutto il composto avrà l’aspetto di una polentina. A questo punto, togliete dal fuoco e aggiungete una spolverata di cannella e le mandorle finemente tritate come una farina. Mescolate bene e versate il tutto in una pirofila o in uno stampo. Appena potete ( perché si è intiepidito ) mettetelo in frigorifero. Lasciate raffreddare bene, almeno un paio d’ore.
Tagliate a fette e servite accompagnato da sciroppo d’acero o malto nocciola, a vostro piacimento.
Questo dolce è ottimo anche a colazione e soprattutto d’estate perché da energia e non appesantisce.
TORTA FIORI D’ARANCIO VEG
Ingredienti per la pasta frolla:
375 g farina 0 ( oppure fate di questi 375 g metà di farina 0 e metà di kamut, orzo o altro a vostro gusto)
150 g malto di grano o mais o sciroppo d’acero
60/70 g di olio di mais biologico
Buccia grattugiata di 1 limone grande, assolutamente biologico,
Acqua o latte di riso Q.B.
Un pizzico di sale
Per il ripieno :
300 g grano cotto o kamut cotto
Latte di riso alla vaniglia circa mezza tazza
50 g di farina di mandorle
1 o 2 cucchiaini di crema di mandorle o nocciole
Una Buccia grattugiata di un arancio assolutamente biologico
Un pizzico di sale
90 g di tofu
80/100 g circa di sciroppo d’acero
15 gocce di essenza di acqua di fiori di arancio
50 g di canditi biologici ( in sostituzione potete usare l’uvetta )
Vi servirà una tortiera di circa 28 cm e una rotella zigrinata per fare le strisce di pasta per decorare la torta.
Procedimento
Per la pasta frolla
procedete ad unire tutti gli ingredienti elencante, li amalgamate (non dovete lavorarla troppo come si fa ad esempio con la pizza) e ne fate una palla che dovete avvolgere nella pellicola trasparente e lasciare riposare nel frigorifero per almeno 30/45 minuti prima di lavorare sull’asse.
Per il ripieno
Mettete sul fuoco in un pentolino con acqua leggermente salata il tofu. Deve essere completamente immerso nell’acqua. E cuocete per 10 minuti. Poi scolate e lasciate raffreddare.
Nel frattempo prendete un altro pentolino, ci versate il latte di riso ed il grano precotto con la buccia d’arancia grattugiata di mezzo arancio e lo fate sobbollire sul fuoco sino a quando il tutto non avrà un aspetto denso e cremoso e il latte si sarà un po’ ritirato.
Aggiungetevi quindi le mandorle tritate a farina e le gocce di essenza. Lasciate raffreddare.
A parte, mettete nel mixer il tofu con lo sciroppo d’acero e l’altra buccia della metà d’arancia rimasta , sempre grattugiata. Azionate e lasciate lavorare fino ad avere una crema liscia.. Se necessario aggiungete un cucchiaio di latte di riso per meglio amalgamare il tutto.
Unite quindi questa crema così ottenuta al composto di grano precedentemente preparata. Inserite alla fine i canditi bio o l’uvetta. Ponete quindi in frigorifero per circa 1 ora.
Stendete la pasta frolla e ricavatene un disco che metterete sul fondo della vostra tortiera. Fate quindi delle strisce alte di 1/2 cm e distribuitele su tutto il bordo lungo la circonferenza della teglia, premendo, ma non troppo, per farle aderire.
Tirate fuori dal frigorifero il vostro ripieno e versatelo. Quindi procedete in questo modo:
Se necessario rialzate il bordo realizzando con la pasta altre strisce come avete appena fatto.
Altrimenti stendete un po’ di pasta frolla e con la rotella zigrinata cercate di ricavare delle strisce della misura sufficiente per guarnire la torta incrociandole e sovrapponendole come si fa per le crostate. Alla fine con l’ultima pasta frolla che vi sarà certamente rimasta fate le ultime strisce che userete per fare il contorno della torta.
Finalmente, dopo tanto lavoro,infornate a circa 160/170 °C. Il forno dovrà essere preriscaldato.
Lasciate cuocere per 1 ora o anche 1 ora e mezza a seconda del vostro forno. Comunque quando vedrete la torta ben dorata in superficie quello sarà il momento di spegnere. State però attenti a non farla diventare troppo cotta e biscottosa. Se avete il forno ventilato, non usate questa opzione perché accelera la cottura, meglio se tenete la temperatura più bassa e allungate il tempo di cottura.
La va mangiata a temperatura ambiente e meglio se aspettate il giorno dopo, sarà molto più buona.
Si conserva anche a temperatura ambiente per 2 o 3 giorni avvolta in carta da forno .
BUDINO AL CACAO
1 litro di latte di soia biologico
8-10 cucchiai di cacao
100 g di fecola di patate
8-10 cucchiai di fruttosio o l’equivalente in alto di grano
2 cucchiaini di agar agar
Versare il litro di latte in una pentola sul fuoco basso.Aggiungere i 100 g di fecola e mescolate con un mestolo in modo che non si attacchi.
Fate questo versando la fecola in un setaccio per evitare che si formino grumi. Continuate a mescolare e aggiungete il cacao e il fruttosio con lo stesso procedimento del setaccio indicato prima.
Provate ad assaggiare il contenuto e a sentirne il gusto al fine di dosare meglio le quantità di cacao e di fruttosio e scegliere il sapore (più o meno dolce) che vi può piacere.
Alla fine aggiungete i due cucchiaini di agar agar e continuate a mescolare.
Man mano che il budino si avvicina al punto di ebollizione noterete che inizierà come a solidificarsi.
Vi fermate e lasciate raffreddare.Una volta freddo versate il tutto in un contenitore. Lo mettete in frigo e dopo qualche ora il vostro budino al cacao è pronto da servire in tavola.
TIRAMISU’ VEGAN
Ingredienti:
1 vasetto di amasake (380g) oppure di crema di riso alla nocciola
( vedi ricetta sul sito, “risolatte alla nocciola e variante crema di riso per dolci”. E’ la penultima )
2 cucchiani di crema di mandorle, tipo quella della “finestra sul cielo”
“latte” di riso q.b.
Caffè o caffè d’orzo q.b.
biscotti secchi q.b.
mandorle pelate a piacere
cacao amaro in polvere q.b.
Preparazione: Tostare delicatamente le mandorle in una padella, frullare grossolanamente, senza polverizzarle. Unire il caffè al latte di riso in un terrina, mentre a parte, in un’altra terrina, unire la crema di mandorle all’amasake o crema di riso alla nocciola. Distribuire sul fondo di una pirofila i biscotti secchi inbevuti precedentemente nel caffè latte, distribuire la crema di amasake e mandorle e le mandorle tritate, e poi nuovamente uno strato di biscotti, finchè non si finiscono gli ingredienti. L’ultimo strato deve essere di amasake o crema di riso. Spolverare con del cacao, mettere in frigo per un paio di ore e tirarlo fuori un po’ prima di servirlo.
GELATO CASALINGO ALLA MANDORLA
50 g riso bianco comune
380/400 g latte di riso
25 g sciroppo d’acero
5 cucc.ini abbondanti di crema di mandorle bianca “finestra sul
cielo”
1 cucc.ino di vaniglia in polvere( in sostituzione usare
direttamente il latte di riso alla vaniglia)
Far cuocere per 45 minuti circa il riso nel latte di riso col cucchiaino di vaniglia ( o in sostituzione potete usare direttamente il latte di riso alla vaniglia ). A cottura ultimata, lasciare intiepidire ed aggiungere lo sciroppo d’acero. Ricordate di assaggiare ( assolutamente da freddo ) ed aggiustare la dose a seconda del vostro gusto personale. A questo punto passate nel mixer fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Unite quindi la crema di mandorle bianca. Amalgamate bene sempre col mixer e alla fine, a seconda della densità del composto, ci versate il latte di riso freddo che vi è rimasto per rendere il composto meno colloso. Il riso infatti se troppo denso tende ad indurirsi subito col freddo quando è nella gelatiera. Il tutto invece dovrà essere denso al punto giusto per permettere alla paletta che monta il gelato di girare. Se avete una gelatiera potente che mantiene bene il freddo non avrete problemi in caso il composto sia troppo liquido. In caso contrario fate in questo modo: versate il composto nella gelatiera e iniziate a farlo montare, dopo un poco spegnete, togliete il coperchio con la paletta e mettete il contenitore stesso della gelatiera col gelato per qualche minuto, 5/10, in congelatore, poi lo tirate fuori, mescolate con un cucchiaio, riaccendete la gelatiera e ricominciate a farlo montare.
Per qualche ora si può conservare anche nel frigorifero altrimenti ponete nel congelatore e quando lo volete servire premuratevi di riportarlo alla temperatura giusta, cioè ad una consistenza cremosa, tirandolo fuori almeno 20/30 minuti prima ( se fa molto caldo ne bastano 15 ).
RISOLATTE ALLA NOCCIOLA
50 g riso bianco comune
300 g latte di riso alla nocciola
Granella di nocciole Q.B.
Sciroppo d’acero facoltativo e q.b.
Cuocere a fuoco bassissimo il riso, nel latte di riso alla nocciola per 45 minuti circa.
Usate anche uno spargi fiamma se lo avete e coprite con un coperchio il pentolino. Al massimo potete lasciare un piccolo spiraglio per far sfiatare ma state attenti perchè il segreto sta proprio nella cottura lenta e il latte non deve avere modo di evaporare subito.
A cottura ultimata lasciare raffreddare, se preferite più freddo ponetelo in frigorifero.
Servitelo guarnito con una generosa manciata di granella di nocciole.
A chi piace più dolce aggiungere a piacimento dello sciroppo d’acero, il suo aroma naturale si sposa perfettamente con le nocciole e ne esalta il gusto.
Variante – Crema di riso per dolci
Con la stessa ricetta del risolatte alla nocciola, aggiungendo un paio di ingredienti, potete ottenere una buonissima crema da mangiare così o per farcire torte e crostate.
Una volta cotto il riso nel latte di riso alla nocciola lo lasciate sempre intiepidire e poi lo passate nel mixer aggiungendo 2/3 cucchiaini di pasta di nocciole o di crema di mandorle bianca ( come quella della finestra sul cielo ). Lasciate miscelare bene sino ad ottenere un composto liscio e cremoso. Potete allungare con un poco di latte di riso se la crema vi è venuta troppo collosa. Verificate poi se è abbastanza dolce, in caso contrario vi consiglio di unire 1 o 2 cucchiaini di sciroppo d’acero. Amalgamate bene tutto sempre col mixer.
Infine versate il tutto nelle coppette e ponete in frigo o usatela, ancora tiepida, per guarnire i vostri dolci.
GELATO ALLA FRAGOLA CASALINGO(ricetta di Maurizio)
senza latte/uova e zuccheri, dosi per 1 k di gelato
50 G RISO
4 TAZZINE DI LATTE DI RISO VANIGLIA (CIRCA 300 cl)
500 G FRAGOLE
2 BANANE DI MEDIA GRANDEZZA MOLTO MATURE
1 LIMONE
Fare sobbollire per 45 minuti il riso nel latte di riso alla vaniglia a fuoco bassissimo.
Nel frattempo tagliare le fragole e lasciarle macerare nel succo di limone ( volendo aggiungere 2 cucchiaini di zucchero di canna o di malto di grano ).
Lasciare poi raffreddare e passare col mixer insieme alle banane e alle fragole.
Versare quindi nella gelatiera ed azionarla per il tempo necessario a raggiungere la consistenza di sorbetto o gelato, come desiderato. Meglio consumarlo subito o conservare nel congelatore e estrarla 30 min prima di mangiarlo.
BISCOTTI D’AVENA(dosi per + di 30 biscotti )
Gli ingredienti di cui abbiamo bisogno oggi sono
2 tazze e mezza di farina integrale che sono circa 250 g
2 tazze fiocchi d’avena che sono circa 200 g
1 pizzico di sale
1/2 tazza di uva sultanina
1/2 tazza di mandorle a lamelle
1 tazza di latte di riso o di soia
3 tazze di olio di mais
1 tazza abbondante di malto di riso o mais/grano (abbondare con la tazza se piacciono più dolci)
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
1 cucchiaino di cremor tartaro (facoltativo)
Quando li ho fatti io il biscotto è venuto mordido perché ciò messo il cremor tartaro.
Mescolate tutti gli ingredienti che vi ho appena detto. Coprite tutto con un panno da cucina e lasciate riposare l’impasto per 1 – 2 ore. Dopo di che prendete la teglia del forno e ci mettete sopra un foglio di carta da forno. Adesso dovete dividere l’impasto in tanti mucchiettini per dargli poi la forma rotonda tipica dei biscotti. Come fate. Vi aiutate con un paio di cucchiai per dividere il composto in tanti mucchiettini e li schiacciate leggermente per dargli la forma classica tonda del biscotto.
Cuocete a 190 °C per 15/20 minuti. Non andate oltre i 15 -20 altrimenti i nostri biscotti potrebbero diventare troppo duri o bruciarsi
I vostri biscotti sono pronti.
BISCOTTI TIPO AMARETTI (dosi per 30 biscotti circa)
Abbiamo bisogno di
200 gr FARINA DI MANDORLE
100 gr GHERIGLI DI NOCI
1 CUCCHIAIO DI CAFFE’ D’ORZO
300 gr FARINA INTEGRALE
100 gr MIELE FLUIDO O MALTO DI GRANO O RISO ( però se
usate il malto aumentate la dose secondo il vostro gusto )
1 ALBUME (si può sostituire con latte di soia/riso)
1. Accendete il forno e preriscaldatelo a 180 °C.
2. Pestate le noci.
3. Preparate 100 ml di caffè d’orzo e fatelo raffreddare. Filtratelo poi con un colino a maglie fitte.
4. In una ciotola grande, mescolate la farina di mandorle, le noci pestate, la farina integrale, il miele, l’albume e il caffè. Impastate fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo.
5. Distribuitelo a mucchietti ben distanziati sulle piastre del forno, dando una forma possibilmente rotonda.
6. Passate in forno, lasciando cuocere ogni mandata per 15 minuti, poi dopo aver rovesciato i biscotti, per altri 5 minuti.
7. Lasciateli infine raffreddare su una griglia.
DESSERT DI TOFU ALL’ARANCIA
200 gr di tofu
100 gr di farina di mandorla
12 gr di agar agar
150 gr di sciroppo d’acero ( o malto )
30 gr di farina di cocco
250 gr di spremuta d’arancia
Un pizzico di cannella
La buccia grattugiata di un’arancia
Fate bollire il tofu in acqua leggermente salata per 10 minuti, poi lo scolate bene e lo fate raffreddare.
In un altro tegame portate ad ebollizione la spremuta d’arancia, quando bolle abbassate un poco la fiamma, versate la polvere di agar agar ( se avete i fiocchi invece della polvere li ammollate subito nella spremuta prima di metterla sul fuoco), mescolate bene in modo che l’agar si sciolga e poi fate bollire il tutto per qualche minuto (3/5 min) a fuoco basso.
Mettete quindi il tofu sbriciolato nel mixer con la farina di mandorle, il cocco, lo sciroppo d’acero ( o malto), la cannella e la buccia d’arancia grattugiata. Spegnete il mixer quando il tutto sarà diventato una crema poi aggiungete la spremute d’arancia con l’agar sciolto e frullate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
Versate infine la crema così ottenuta nelle coppette, guarnite con ½ fetta d’arancia tagliata sottile e ponete in frigorifero.
Servite fredda.
VARIANTI
Con la stessa ricetta potete sostituire la spremuta d’arancia con il succo di mirtilli oppure con il centrifugato di pesca o di arancia e carota insieme o con quello di melone.
KANTEN (budino) ALLA MANDORLA
200 g di mandorle pelate
100 g di sciroppo d’acero
12 g di agar agar
½ bastoncino di vaniglia
Un pizzico di sale
La buccia grattugiata di mezzo limone
80 cl di acqua
Macinate finemente le mandorle. Mettetele nel mixer e unite poco alla volta l’acqua. Avrete così alla fine del latte di mandorla liscio e senza grumi (per fare prima potete comprare del latte di mandorla di riso o di soia biologico a cui unirete le mandorle macinate per renderlo ancora più gustoso).
A questo punto prendete una pentola e versate dentro il latte di mandorla, lo sciroppo d’acero, la vaniglia, l’agar-agar, la buccia di limone grattugiata e il pizzico di sale.
Cuocete a fuoco basso per evitare che attacchi; quando bolle abbassate la fiamma al minimo e fate sobbollire per altri 5 minuti.
Versate quindi il kanten (budino) nelle coppette e appena possibile mettetele in frigo.
Servitele fredde!