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  • PICCOLE COSE PER UNA DIREZIONE

    PICCOLE COSE PER UNA DIREZIONE

    La crisi è seria e non c’è spazio per smancerie. Senza una produzione industriale che redistribuisca ricchezza i servizi continueranno il loro inesorabile declino. E si sente prima di tutto in quello pubblico delle piccole province. Come ad esempio con i bus al posto dei treni. Le linee che scompaiono e il personale che va

  • Il «ciarlatano» Cofferati e le sue domande su Filippo Penati

    Il «ciarlatano» Cofferati e le sue domande su Filippo Penati

    «Come è potuto accadere che pochi anni dopo Tangentopoli gli stessi meccanismi venissero ripristinati come se niente fosse?». «Come è accaduto che chi vive in una stessa comunità abbia tollerato comportamenti dubbi o sospetti?». «Dove sono finiti i soldi di cui si parla? Ai singoli o all’organizzazione?». Sono le domande che ha posto Sergio Cofferati

  • ABOLIRE LE PROVINCE E CAMBIARE IL NIENTE

    ABOLIRE LE PROVINCE E CAMBIARE IL NIENTE

    Si aboliranno le Province, ormai sembra ufficiale. Anche se all’italiana. Con accorpamenti. Al loro posto, unioni di Comuni e Città metropolitane. Queste ultime comprendono una grande città e i comuni legati fra loro per questioni economiche, sociali, di servizio, e territoriali. Un pastrocchio! Ma se l’idea potrebbe sembrare comunque buona bisogna sapere che con l’abolizione

  • CHIUDE L’EDICOLA SOTTO LE DUE TORRI DI BOLOGNA

    CHIUDE L’EDICOLA SOTTO LE DUE TORRI DI BOLOGNA

    Le banche sono proprietarie di molti metri di città e spanna dopo spanna ne mangiano pezzi e cambiano l’immagine. Sono spesso loro a decidere il futuro dei nostri centri storici che diventano vetrine per multinazionali. Così come a Bologna dove in questi giorni chiude la storica edicola delle Due Torri. Aperta negli anni ’30 dal

  • LICENZIARE

    LICENZIARE

    Siamo tornati. Le borse crollano, la finanzia spinge l’Italia nel baratro, il futuro è incerto: è stato questo il leit motive dell’estate che continua tuttora attorcigliandoci lo stomaco mentre il governo adotta una manovra correttiva al giorno e l’opposizione fa il solito balletto della protesta uguale a se stessa. Il dedito pubblico ci affossa dicono

  • DUE TORRI CONNECTION

    DUE TORRI CONNECTION

    Un pezzo della ‘ndrina calabrese Mancuso di Vibo Valentia si era radicato a Bologna (ne abbiamo già ampiamente parlato) e da questa base logistica faceva ‘affari’ con i narcotrafficanti colombiani di Spagna e Colombia, negoziando l’acquisto di ingenti partite di cocaina. Parliamo del gruppo del narcotrafficante Vincenzo Barbieri e del 39enne Francesco Ventrici. “Bologna è

  • SAN LAZZARO – CARTINA AL TORNASOLE DEL MODELLO EMILIANO

    SAN LAZZARO – CARTINA AL TORNASOLE DEL MODELLO EMILIANO

    Esce il numero 3 della rivista Vivere a San Lazzaro di Savena. In esclusiva on line potete scaricarla qui Vivere 3. Secondo le ultime ricerche San Lazzaro è il comune dell’ Emilia-Romagna con reddito pro capite più alto (€ 18.952). E’ una buona cartina al tornasole per capire gli aspetti più controversi del modello emiliano,

  • CILIEGINA SULLA TORTA DELLA SUPERIORITÀ MORALE DI PD E COMPANY

    CILIEGINA SULLA TORTA DELLA SUPERIORITÀ MORALE DI PD E COMPANY

    C’è anche il colosso di Bologna Consorzio Cooperativo Costruzioni (CCC)  dietro l’affare immobiliare delle ex aree Falck di Sesto San Giovanni. L’area è finita sotto i riflettori nell’inchiesta del pm di Monza Walter Mapelli che accusa di corruzione e concussione l’ex Sindaco di Sesto Filippo Penati e non solo. Penati, ex braccio destro del segretario

  • MATTEO RENZI 10 E LODE

    MATTEO RENZI 10 E LODE

    Di lui non condivido le politiche sugli inceneritori né il pressappochismo con cui ha trattato l’oncologa Patrizia Gentilini affrontando il “tema tumori”. Ma sul resto come non sottoscrivere quest’ intervista apparsa il 16 luglio su Sport Week, inserto de La Gazzetta dello Sport. Molto criticata ma credo a sproposito. Il sistema Italia non sta in

  • L’ITALIA: UN PAESE CHE CONTINUA A DORMIRE

    L’ITALIA: UN PAESE CHE CONTINUA A DORMIRE

    1.800 miliardi di debito pubblico non sono il problema principale dell’Italia ma lo è la mancata crescita economica. Restiamo ignari del pericolo incombente come se l’attuale “manovra” del governo potesse intaccarne la tendenza. Se dalla fine degli anni ’90 il Paese ha evitato un processo di modernizzazione della sua organizzazione produttiva oggi ne paghiamo le