“POLITICAMENTE SCORRETTO” DI CARLO LUCARELLI NELLA BIBLIOTECA DEI CIAMPA’PRIVI DI CERTIFICATO ANTIMAFIA


C’è un lato oscuro nel “Tempio della conoscenza” dove si tiene l’iniziativa “Politicamente Scorretto”, a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, la prossima settimana. Il lato oscuro è una società del gruppo Ciampà, (Leggi anche questo pezzo sulle intimidazioni attribuite ai Ciampà) priva del certificato antimafia e coinvolta nell’inchiesta sui rifiuti tossici Black Mountains, citata anche da Saviano ieri sera in Vieni via con me e che ha costruito la Biblioteca di Casalecchio di Reno. Si legge oggi anche su Il Fatto Quotidiano. Fatti noti dal 1999. Ce lo ha ricordato quella Bologna che non vuole sapere, che non vuole capire e vedere.Il 21 Novembre è stato arrestato a Borgo Panigale, dopo un inseguimento con sparatoria Nicola Acri, il potente boss della ‘ndrangheta. Aveva un arsenale a Castel Maggior  tra cui una mole di esplosivo al plastico da far esplodere palazzi o ponti. Ciò che ha colpito è sicuramente il fatto che lo ‘ndranghetista sia stato arrestato proprio qui e non nel “lontano sud” ma soprattutto che i giornali ne abbiano parlato. Sì perché qui fino a ieri a Bologna, in Emilia, la mafia non esisteva. Era un fenomeno sporadico e “non di cui siamo impregnati”. Non esisteva prima dell’intervista rilasciata al nostro blog e a Il Fatto Quotidiano dall’imprenditore Gaetano Saffioti, non esisteva prima di Vieni via con me, non esisteva prima che Saviano pubblicasse Gomorra nel 2006.

Ma esiste giustamente per lo scrittore Carlo Lucarelli e i tanti che partecipano con senso civico all’iniziativa in solidarietà della Calabria e del sud perché inquinate dalla mafia. Purtroppo però, nonostante tutto, nonostante la polemica della mafia al Nord tra Saviano e il Ministro Maroni, nonostante l’arresto di Nicola Acri a Bologna, nonostante il volutamente conciso elenco che riporto qua sotto:

  • il progetto di ristrutturazione di Piazza Maggiore di Bologna a metà degli anni ’90 è stato firmato dal Consorzio Cooperative Costruzioni e dalla ICLA di Napoli, società controllata dai clan Alfieri e Nuvoletta

nonostante

  • la Pinacoteca delle Belle Arti di Bologna è stata ristrutturata negli anni ’90 sempre dalla ICLA di Napoli

nonostante

  • nel 2002 la società Enea di proprietà del cassiere del clan Nuvoletta, Pietro Nucera, ha vinto un appalto per 6 milioni di euro per la ristrutturazione delle case popolari di Bologna, Reggio Emilia e Modena

nonostante

  • un ex killer della ‘ndrangheta, accusato di corruzione ed estorsione, era il proprietario e l’amministratore di fatto della Doro Group, società che dal 2004 al 2007 ha gestito i servizi di terra dell’aeroporto Marconi di Bologna

nonostante

  • la Proter del gruppo Costanzo, uno dei cavalieri dell’apocalisse (colpevoli di concorso in associazione per delinquere semplice e di tipo mafioso ) vince l’appalto per la fornitura e il montaggio di strutture metalliche dell’aeroporto di Bologna. Aveva ceduto dopo pressioni politiche l’appalto per la costruzione dell’aeroporto alla società Grasselli di Salvatore Ligresti

nonostante

  • Giovanni Costa, condannato per riciclaggio dei soldi provenienti dalle attività di Cosa nostra era stato arrestato nel crack Urafin, la finanziaria collegata all’ ex presidente del Bologna calcio Tommaso Fabbretti. Vive da molti anni a Bologna

nonostante

  • Gabriele Guerra, pregiudicato di Cervia in semi-libertà, ucciso con 15 colpi di mitraglietta Scorpion ad opera di killer della ‘ndrangheta, di sera mentre si apprestava a rientrare in carcere (2008) . Nell’indagine emerge la presenza di bische clandestine controllate dalla ‘ndrangheta nella città di Bologna

nonostante

  • uno dei capi della cosca Bellocco, il figlio e un uomo vicino alla cosca dei Mancuso sono i tre presunti affiliati alla ‘ndrangheta arrestati dalla squadra mobile di Bologna. Intervenivano sulle attività del mercato ortofrutticolo di Bologna

nonostante

  • Vincenzo Barbieri, arrestato per traffico internazionale di stupefacenti. Viveva a Bologna, è uomo di ‘ndrangheta

nonostante

  • un uomo del clan “Di Cosola” viene arrestato a Bologna nel 2010

nonostante

  • il caso emblematico dell’arresto a Sant’Agata Bolognese nel 2009 “di un affiliato al clan dei Casalesi“ fatto che ha portato i parenti dell’uomo arrestato ad assaltare in gruppo il commissariato dei carabinieri;

nonostante tutto questo, ancora la mafia non è a Bologna. La mafia è al sud e si parla della criminalità organizzata nelle regioni del sud. Mai a Bologna, a Sassuolo, a Modena, a Reggio Emilia, in Emilia Romagna, oggi, mentre facciamo l’iniziativa “Politicamente Scorretto” a Casalecchio di Reno, presso la biblioteca Casa della Conoscenza. Perché il problema è là, non qua. Proprio strano anche perché le quattro mura del “tempio della conoscenza”, dove si celebra l’iniziativa di Carlo Lucarelli, sono state costruite da una ditta del gruppo Ciampà a cui è stato ritirato il certificato antimafia (ditta Ciampà Paolo srl di Giovanni Ciampà e Cmp Costruzioni Spa). Le imprese del gruppo sono state coinvolte nell’inchiesta “Black Mountains” : 350mila tonnellate di rifiuti tossici provenienti dallo smantellamento della Pertusola Sud, ed altri provenienti dall’Ilva di Taranto, venivano sapientemente miscelati a materiali da costruzione.

Dopo lo scandalo anche la deputata Angela Napoli si è chiesta come fosse possibile che una società senza certificato antimafia potesse avere appalti in Emilia.

Eppure li ha avuti ancora:

*Biblioteca Casa della Conoscenza (Casalecchio di Reno)

*appalto da 1,8 milioni di euro affidato il 26 ottobre 2006 da Acer (azienda casa Emilia Romagna) alla Cmp Costruzioni Spa per la costruzione di 32 alloggi e 16 autorimesse a Budrio

*lavori per l’Ampliamento di laboratori esistenti e aggiunta di due piani nuovi del CINECA di Bologna

*26 marzo 2007 la Cmp del Gruppo Ciampà vince un appalto di Acer da 3,7 milioni di euro per realizzare 40 alloggi a Forlì.

“Nel capoluogo (crotonese, ndr) , la situazione criminale appare stabile, stante il predominio incontrastato della potente cosca dei “Vrenna-Ciampà-Bonaventura”, con attività nel mondo economico, degli appalti e dei servizi pubblici, dicono i R.O.S. dei Carabinieri – Relazione sulla “Criminalità mafiosa in Calabria – giugno 2007. E il cognome Ciampà dovrebbe destare almeno qualche attenzione.

E per la diretta web dell’evento “Politicamente Scorretto” dobbiamo ringraziare la collaborazione dell’Istituto CINECA anch’esso in parte ristrutturato dallo stesso gruppo edilizio Ciampà.

Appare amaramente incongruo organizzare le iniziative antimafia in luoghi costruiti da società con tali credenziali. Una società coinvolta in una inchiesta per rifiuti tossici ha le credenziali per costruire un edificio pubblico?

Se a Milano i boss facevano le riunioni nel circolo ARCI dedicato a Falcone e Borsellino, a Bologna si fanno le iniziative antimafia in una struttura costruita da chi sicuramente le credenziali antimafia non ha.

Per quanto Carlo Lucarelli sia in buona fede, per quanto sia lodevole il suo intento e di indiscutibile e accreditata qualità quella dei suoi invitati, qui in Emilia la solidarietà non dobbiamo darla solo al sud ma anche a noi stessi. A persone come Enrico Bini, presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia o a Ivan Cicconi, consulente nazionale sugli appalti che la lotta contro la criminalità organizzata la fanno tutti i giorni e senza il sostegno di scrittori, cittadini ignari, Istituzioni e Amministrazioni varie.

Che dire a questo punto se non:

-”Calabresi, campani, pugliesi, siciliani, abbiamo bisogno di voi. Per favore organizzate delle iniziative per parlare della mafia al nord, di come si ricicla il denaro sporco, di come ci si mimetizza col territorio e l’economia locale, in solidarietà a noi, all’Emilia Romagna. Forse solo così qualche cittadino al nord imparerà qualcosa di nuovo sul suo territorio e a riconoscere la criminalità organizzata sotto casa sua.

Prima che si inizi anche noi drammaticamente a dire come Edorado De Filippo e ce lo ha ricordato Roberto Saviano stasera… “E’ cose e niente”.

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