IL COMUNE DI BOLOGNA CONTRO IL BOLOGNA CALCIO


Bologna. Aumenta del 5 % la tassa sui rifiuti. 83 euro al mese in più per i nidi. 24 euro mensili in più per la refezione scolastica. Il biglietto dell’autobus passa da 1 euro a 1,20. La sosta sulle strisce blu dei parcheggi da 1,50 euro a 1,80 (costeranno più caro anche in periferia). Meno investimenti, del 9%, si faranno sul sociale. Le famiglie che hanno anziani in strutture di riposo verranno pagate con voucher e la retta non verrà direttamente erogata dal Comune, così se si avranno spese non previste se le pagherà di tasca propria la famiglia. Riduzioni di stipendio per tutti i dipendenti e, l’unica cosa buona, riduzione degli stipendi dei dirigenti ultra pagati dell’Avvocatura del Comune. Ecco le prime voci della bella stangata che i cittadini di Bologna avranno come regalo di Natale e che arrivano col buco di bilancio. Il buco del Comune di Bologna in pochi giorni è miracolosamente lievitato dai 47 ai 50 milioni di euro. Ed è stato completamente accollato ai cittadini. Per una famiglia media, con la crisi, non meno di 200 euro di esborso è una stangata cruenta.

Si dirà: non si poteva fare altro. Sai, i mancati trasferimenti del governo, la crisi economica, l’assenza di pianificazione nel passato, ecc, ecc.

Ma sotto gli occhi di tutti in questi giorni c’era un altro buco. Quello del Bologna Calcio. Servivano 50 milioni di cui 13 liquidi per evitare il fallimento, dato quasi per certo. Allora il dramma è esploso in tutte le sue proporzioni tra penalizzazione, contratti non pagati, fughe e ritorni di presidenti inattendibili, promesse mancate e sicurezza del collasso! I tifosi hanno addirittura recapitato al presidente Porcedda una bara e una testa di porco impalata!L’allusione era chiara. E invece quando il fallimento sembrava certo un’operazione guidata da Giovanni Consorte di Intermedia, ex Unipol, ha capovolto la situazione creando una cordata di imprenditori e personaggi pubblici capaci di metterci del proprio ed evitare il collasso. Massimo Zanetti di Segafredo, Gianni Morandi, Giorgio Romani del Gruppo Cir Serenissima, Giulio Romagnoli del gruppo Romagnoli Spa, Riccardo Yien del Gruppo Cartal, Marco Pavignani di Plastiche Marconi, Marco Scapoli dell’Azienda Biochimica ed altri hanno salvato la situazione.

Due buchi delle stesse proporzioni gestiti in modo molto diverso, da persone diverse e con risultati “diversi” per noi.

Ora c’è da chiedersi, come è possibile che per il Bologna Calcio si riesca a trovare la soluzione e per il bilancio pubblico che riguarda tutta la comunità dei bolognesi l’unico modo è far pagare le incapacità dei gruppi dirigenti ai cittadini, massacrandoli!? Il Comune ha spese tali e così imponenti che poteva praticare strade diverse. Ma si è scelta quella più semplice e meno responsabile. Tartassare ancor di più la cittadinanza sempre più priva di denaro e di prospettive economiche. Tanto paghiamo noi!

Anche in questo caso nessuno farà niente per invertire la tendenza pubblica. I commenti di chi fa politica in città ne sono un’amara conferma. Ma almeno il parallelo tra i due buchi dovrebbe far meditare. E’sotto gli occhi di tutti. Anche se non c’è peggiore cieco di chi non vuol vedere.

Le soluzioni positive si possono sempre trovare ma solo chi vede ogni problema come una sfida per capovolgere il già dato, non per chi lo subisce come un qualunque esattore delle tasse.

40commenti
  1. cristina

    21 dicembre 2010 at 22:09

    Se volete davvero fare informazione , raccontate del caso Gestor e di come il “buco” di bilancio si è formato elencando le “voci” che lo hanno prodotto…

    Rispondi
  2. cristina

    21 dicembre 2010 at 22:12

    Se volete fare veramente informazione raccontate del caso Gestor e parlate delle “voci” che hanno concorso alla formazione del ” buco” di bilancio..

    Rispondi
  3. giuseppe

    21 dicembre 2010 at 23:04

    Di calcio non ne capisco niente, però tre anni fa mi capitò per le mani l’articolo che segue, sembrava che un signore di Zocca che si vanta di essere amico di Vasco (a Zocca molti sono amici di Vasco), avrebbe risolto i problemi del Bologna.
    In seguito ho pensato che poteva essere un bluff.Daniele è venuto nel suo paese a “sponsorizzare” un campo in erba sintetica che sarà costruito su di una frana al prezzo di tremilioni di euro e quello di erba andrebbe venduto a qualche costruttore “amico” di quelli che comandano a Zocca.
    Come si può pensare che un uomo disposto ad appoggiare un’opera che affonderà le finanze del suo comune lasciando una situazione peggiore di quella attuale, sia in grado di contribuire a salvare le finanze del Bologna Calcio?
    Ora, dopo il tracollo, emergono altri signori disposti ad accollarsi questa impresa, anche in questo caso la trasparenza non sembra garantita, ricordo qualcuno che si voleva fare una banca……..
    Posso aver detto delle fesserie, perchè sono completamente all’oscuro del funzionamento delle società di calcio.
    Sono però convinto che necessiti più legalità e trasparenza per il calcio in generale.

    ecco il “miracolo” mancato:
    Marketing e risorse economiche Cazzola chiama Montagnani
    Repubblica — 13 luglio 2007 pagina 13 sezione: BOLOGNA
    Quando si presentò come nuovo proprietario del Bologna, ai primi di ottobre del 2005, Cazzola puntò subito l’ attenzione su una figura che a Casteldebole mancava. «Entro pochi mesi – disse allora – arriverà un manager per sviluppare l’ area marketing». Anche se parecchio in ritardo, quel giorno sta per arrivare. Il dirigente in questione è Daniele Montagnani, nativo di Zocca, amico di Vasco Rossi, ex calciatore delle giovanili della Reggiana, grande appassionato di calcio che però i suoi successi sportivo-commerciali li ha ottenuti prevalentemente a Modena nella pallavolo: prima nei ruggenti anni ‘ 90 con la Daytona di Vandelli, e successivamente, nella stagione che si è appena conclusa, col Cimone della coppia Barone-Grani. Ripartirà probabilmente da lui il riassetto commerciale del Bologna, inevitabile dopo la vendita al gruppo di Lione Gl Events della Promotor, che lo scorso anno aveva seguito la raccolta pubblicitaria e il marketing del Bologna. Che ora, invece, dovrà fare da solo. Davanti, Montagnani, la cui firma è attesa a giorni, non ha un compito facile. Reperire risorse nel calcio, e in particolare qui a Bologna, non è mai stato così complesso come adesso. Il pallone piace sempre meno ed è normale che l’ imprenditoria locale abbia finito per adeguarsi. Il prossimo poi, sarà un campionato ben diverso dall’ ultimo. Più facile tecnicamente ma più difficile dal punto di vista del sostentamento economico. La Juve non c’ è più, il Napoli e il Genoa nemmeno. L’ appeal è crollato, i diritti televisivi sono un rebus e quella grande B dei mesi scorsi è ora una zavorra della quale Sky, potendo, si libererebbe in fretta. Montagnani, che se accetterà l’ incarico sarà a capo di una struttura tutta da creare, ha il vantaggio di conoscere palmo a palmo il territorio. Non è escluso che debba anche occuparsi di seguire la partnership economica con l’ Udinese, complessa perché dai contorni ancora poco chiari. Più avanti sapremo. Già sotto i portici, pettegoli più che mai, c’ è chi giura che Pozzo, il patron dell’ Udinese, sia ad un passo dall’ ingresso a Casteldebole e c’ è anche chi sostiene che non ami le convivenze e preferisca agire da solo. Ma intanto Cazzola, che aspetta a fine anno importanti risposte su Romilia, ha ingaggiato Montagnani per provare a irrobustire un club che, dopo due annate di magra in B, ha speso molto più di quanto ha incassato. Poi ci sta tutto, come sempre. Basti pensare che Montagnani era un dirigente di Schematre, la società che sino a luglio del 2006 gestiva il marchio e la pubblicità rossoblù, la stessa contro cui Cazzola si scagliò a più riprese accusandola di impedire al Bologna di potersi muovere. «Sapete tutti – diceva a marzo del 2006 – quale era il nostro progetto, quello delle cinque business unit e proprio sul marketing avevamo grandi idee per sviluppare e far crescere questa società. Ma ci viene impedito». Chissà che non sia l’ alba di un nuovo progetto. – SIMONE MONARI

    Rispondi
  4. ADRIANO

    22 dicembre 2010 at 19:52

    Sensazionale, veramente.
    In sintesi lei apprezza la soluzione di un problema e disprezza, come molti me compreso, la strada indicata per risolvere l’altro. Come al solito mischia cavoli a pere. Ma non è questo il problema. Non capisco una cosa: propone forse che Consorte faccia il Sindaco, Magari con Zanetti Vice e Romagnoli, Yen, Scapoli e Pavignani assessori ?
    Sa non la capisco ma non è necessario, della compagnia di questo blog, l’unico che ha avuto il potere reale che deriva da un assesorato che dirige tanti dirigenti (si può dire ?) l’ha provato solo lei. Ci renda edotti e, dall’alto del sapere, dica a noi poveri mortali non solo cosa non bisogna fare , am anche cosa si potrebbe…

    Rispondi
  5. admin

    22 dicembre 2010 at 21:53

    @da Amorosi
    Sa, Turrini, mi sorprende sempre il suo livello espressivo.
    Quando si è capaci si dovrebbero cercare strade più lungimiranti, come ridurre le uscite inutili o tutti i costi legali ad attività evitabili anzichè procedere con la tassazione a pioggia.
    Il fatto che il Comune di Bologna sia al secondo posto come Comune d’Italia per il numero di appalti fatti senza gara (il 62%, lo riporta Il Sole 24 ore di qualche giorno fa) dovrebbe dare da pensare sul sommerso e sull’inutile sul quale intervenire. Su quale sia il livello di libero mercato che c’è nell’indotto e quali consorterie di rapporti economici imperino dentro e fuori l’Ente. Il Comune di Bologna ne ha di sommerso per milioni di euro! Quella dell’inchiesta di alcuni giorni fa sui dirigenti a tempo determinato tenuti dalla Cancellieri e che sarebbero invece dovuti decadere, era solo un piccolo esempio. Ma io non faccio politica, mi occupo di inchieste giornalistiche. Se volete qualche professionista per salvare le cose pagatelo profumatamente sennò tenetevi i burocrati analfabeti di partito. Questo è il livello. E così continuerà prevedo.
    Quando questo livello entra in crisi arriva il commissario che non mi sembra più brillante. Oltre a inseguire i writers sui muri e apparire sui giornali ogni mattina non mi sembra sia andato.
    Non si pareggiano i buchi economici massacrando con la tassazione la gente vista anche la crisi in corso.
    Giovanni Consorte è nel suo settore certamente un professionista altrimenti Unipol non sarebbe uscita dal collasso che la segnava negli anni ’90. E di essere capace si è dimostrato anche in questo caso recuperando dal coma il Bologna Calcio. Sul caso Unipol “abbiamo una banca” ho già detto abbastanza in passato nel libro TRA LA VIA EMILIA E IL CLAN e non vorrei continuare.
    Per quanto la riguarda ho svolto l’incarico di assessore solo perchè ho portato, con un gruppo di persone che lealmente lavorava con me, un partito invisibile come i Verdi dal 2% al 5,2%. Garantendo la maggioranza al primo turno al centro sinistra nel mandato 2004. Non mi è stato certo concesso o regalato. Pensavo si potessero cambiare le cose in profondità. E questo era il mio obiettivo anche palesato. Ma ero ingenuo sul livello di marciume esistente.
    So che la cosa non le ha fatto piacere allora ne le fa piacere adesso. E’ la dimostrazione che si può avere risultati in Emilia nonostante il PCI, i DS, il Pd o tutte le propaggini storiche di una certa cultura statalista, e togliattiana ma socialdemocratica e liberale a parole.
    Non amo i cooptati o chi è messo a dirigere ma è in realtà è un servo, come il 90% della classe politica bolognese.
    L’Acer ancora incassa grazie a una delibera firmata da me 1 milione e 600 mila euro l’anno puliti, e lo farà ancora per i prossimi 16 anni, per i 30000 mq di fotovoltaico istallati sui tetti della case popolari di Bologna che abbiamo deliberato quando ero assessore nel 2005.
    Io lavoro e ho sempre lavorato sui risultati e sui numeri nei settori in cui mi sono mosso. Sono fatto così ed è il mio limite, lo riconosco, perchè è la mia forma mentis. Non so valutare le cose e le persone che da questo.
    Le parole sono parole, diceva il poeta, e per me valgono molto poche se non hanno conseguenze.
    Con me alcuni dirigenti lavoravano anche gratis nel tempo libero e non hanno mai chiesto un soldo nè vantaggi. C’è anche tanta geste onesta e per bene in giro che cerca di fare il suo lavoro ed ha competenza ma non è affine all’apparato familistico che a decenni entra e esce attraverso concorsi goveranti in quel comune. Sono invece eccezioni nei gruppi politici dirigenti di questa città.
    Quando dopo 17 mesi di assessorato ho visto che il mio impegno a cambiare la situazione era come spalare l’oceano con un secchiello e diventava riprovevole restare lì (con quel livello di ammiccamenti e collusioni messo in piedi) me ne sono andato. Almeno si documenti però!

    Rispondi
  6. Nona Mills

    22 dicembre 2010 at 21:53

    Sensazionale, veramente. In sintesi lei apprezza la soluzione di un problema e disprezza, come molti me compreso, la strada indicata per risolvere l’altro. Come al solito mischia cavoli a pere. Ma non è questo il problema. Non capisco una cosa: propone forse che Consorte faccia il Sindaco, Magari con Zanetti Vice e Romagnoli, Yen, Scapoli e Pavignani assessori ? Sa non la capisco ma non è necessario, della compagnia di questo blog, l’unico che ha avuto il potere reale che deriva da un assesorato che dirige tanti dirigenti (si può dire ?) l’ha provato solo lei. Ci renda edotti e, dall’alto del sapere, dica a noi poveri mortali non solo cosa non bisogna fare , am anche cosa si potrebbe…

    Rispondi
  7. Cristoforo

    23 dicembre 2010 at 13:41

    Fa sempre piacere leggere le considerazioni di Turrini. Vorrei pero’ insistere col raccontare una storia di onestà . Senza piaggeria e spero molto oggettivamente. Amorosi dirigeva un assessorato dal quale si è dimesso non per aver sottratto pubblico denaro nè per aver maneggiato bancomat e neppure per aver partecipato a convegni al sole del Messico, ma per l’esatto contrario.
    Questo bizzarro Assessore ,non voleva proprio prenderne di soldi pubblici , non voleva farsi pagare viaggi aerei.. non aveva nè voleva amanti…non aveva uno straccio di auto blu parcheggiata sotto casa dell'”amica” di turno … non si vendeva pezzi del territorio … non voleva svolgere mandati nello scacchiere che solitamente la politica bolognese offre ai reduci della stessa politica .
    Abbiamo reduci ovunque.Sono i nostri berretti verdi .C’è da esserne orgogliosi . Accompagnano la nostra vita per decenni.
    Oggi Sindaco ,domani Assessore , dopodomani presidente di una Coop , fra qualche anno deputato , potrei andare avanti all’infinito .
    Abbiamo una forma di nepotismo e di autonepotismo da Corea del Nord.
    Pensi che a un certo punto anche Prodi ha deciso di nominare il proprio caposcorta responsabile di un ramo dei servizi di sicurezza dello Stato .
    Perchè biasimarlo se si pensa che un tempo c’era chi nominava imperatore anche il proprio cavallo ..
    E questo Assessore Amorosi … ci parlava dei diritti dei deboli , di ingiustizie , di iniquità . Di poveri cristi che marcivano in tuguri e vi morivano senza poter fruire di una casa popolare … che soccombevano sotto il peso delle graduatorie che il sistema aveva ideato per loro . Sempre ultimi….e mica era colpa loro se questa graduatoria stagnava.
    La casa popolare era per altri , per gli artisti estoni , per gli amici , per i costruttori di democrazia.
    Aveva sbagliato luogo Amorosi , non si fa politica cosi’…oggi avrebbe potuto fare carriera..peccato non lo ha capito.
    Oggi l’Adriano ci scrive che il “potere reale” , Amorosi lo aveva in pugno visto che dirigeva tanti Dirigenti …. da Assessore.
    Eh no Signor Adriano il potere quello vero è di chi si ricicla ..di chi non sparisce mai ..di chi non ha pudore quando si ripropone senza requie … di chi prende ordini ..di chi il merito lo fa decidere al partito …
    E pazienza se non ci capiamo..non fa nulla ..tanto anche lei continuerà a dirci che piove mentre invece ci stanno pisciando addosso .

    Rispondi
  8. ADRIANO

    23 dicembre 2010 at 15:52

    Arrabbiati ? Perchè ? Coda di paglia ?
    @Cristoforo, Amorosi ha bisogbno del difensore d’ufficio? Non mi risulta sia incriminato. Sbaglio ?

    Rispondi
  9. giuseppe

    23 dicembre 2010 at 16:13

    Mi consola vedere che altri, oltre a me; hanno preso un “granchio”.
    Io ho creduto a questi politicanti per una vita, forse sono stato anche “fortunato” a non cadere in nessuna “trappola”, nonostante sia sempre stato “allineato”, non ho chiesto favori o posti di lavoro per i miei famigliari, quindi non sono diventato riccatabile.
    Amorosi purtroppo non farà carriera, ma vi assicuro che è molto meglio.
    é preferibile potersi guardare allo specchio senza vergognarsi.
    Un giorno qualcosa dovrà cambiare….
    Attualmente non si intravede nessun futuro per i giovani, speriamo che cambi per i loro figli.
    La mia generazione ha avuto delle opportunità, spiace vedere che quella che è venuta dopo non ne abbia altrettante.
    Sono alcuni anni che molto modestamente cerco di studiare il “sistema” per capire quali sono gli errori commessi.
    Penso di averci capito qualcosa, questo da quando ho smesso di ascoltare i politici e ho cominciato a sentire la gente più umile, quella che viene dalla campagna.
    Purtroppo non basta aver “capito”, il sistema è talmente incancrenito che pochi hanno il coraggio o la volontà di opporsi,la carenza di lavoro fa si che, quelli che hanno un figlio da sistemare preferiscono chinare il capo e accontentarsi di quello che passa il “sistema”.
    Speriamo che di gente come Amorosi ce ne siano sempre di più.
    Commetterà altri “sbagli”, errori di valutazione, non importa, l’importante è cercare di fare il Bene Comune.

    Rispondi
  10. Alberto Gramellini

    23 dicembre 2010 at 16:57

    Turrini col suo curriculum tra imprese immobiliari delle Coop, nomine in fondazioni e banche capisco che le diano fastidio gli esempi riportati da Amorosi e company sui locali potentati. Tanto più quando uno come Consorte vi lascia a secco e mostra che non siete indispensabili per l’economia della città. Cosa ci vuol fare. Ogni tanto bisogna guardarsi allo specchio.

    Rispondi
  11. ADRIANO

    23 dicembre 2010 at 17:56

    @gramellini, cosa ci vuo fare, io sono un riciclato, uno dei frutti insani di questa società, un raccomandato di partito. Rottamarmi sarebbe uno spreco di tempo. Il mio curriculum non è certo frutto di competenze ma di raccomandazioni. Certo, avrei voluto anche fare l’Assessssore, la mia vera passione. Dissero che “il Cencelli” non valutava certo le competenze quindi….
    PS: credo che lei abbia il CV che appare su cliccandomi su google.
    Se qualcuno si vanta di essere uscito da una Giunta io posso vantarmi, dopo un diverbio pubblico con un allora aspirante sindaco (che poi lo divenne e alla cui destra sedette il titolare di questo blog) di non aver più visto la porta di una Fondazione di cui ero consigliere da alcuni mesi…
    Quanto a Consorte, lei dice che ci ha dimostrato di non essere indispensabili per l’economia della città… Essere chi ? Io mi ritengo fortunato di ciò, l’azienda che io presiedo deve far lavorare alcune migliaia di persone non pagare gli stipendi ai protagonisti di uno sport, che mi appassiona da tifoso, ma che mi vede indifferente come dirigente.
    Se poi così lei pensa che si siano risolti i problemi economici di Bologna temo si sia alzato molto male. Comunque auguri a tutti.

    Rispondi
  12. Alberto Gramellini

    23 dicembre 2010 at 20:31

    Lei fa sorridere. Non sono io a dirlo che lei è un cooptato, Turrini, è lei stesso che lo dice. Parla di entrate e uscite da fondazioni come fosse dal salumiere. Di estromissioni da una Fondazione perchè Cofferati l’aveva puntata. Come a dire: anche a mia suocera è capitato di essere estremessa da una fondazione.
    Non mi risulta che questo sia il gergo comune di chi fa denunce, combatte ingiustizie o fa semplicemnte informazione contro corrente. Quanti ne conoscete che fanno parte di Fondazioni, di Banche, della Lega delle cooperative?
    Si vede che non faceva parte della banda di Cofferati. Meglio per lei. Se fosse vero non nè piangerei come fa. Ognuno garantisce la sua banda in questa splendida Emilia rossa (così come è regola qui e altrove). Ci sono altre bande adesso in giro. Non mancherà di trovare uno spazio. Leggendo il suo curriculum la continuità negli anni di una carriera tra banche, fondazioni e imprese coop sembra avercela solo lei. Non mi sembra che lei si sia distinto per denunce a questo sistema tra Sindaci zozzoni, adusi edilizi e finanziamenti alle campagne elettorali dei partiti che maneggiano qui. Forse non ne sapeva niente. In questa città e regione nessuno ne sa mai niente. Ma sarà che su certi ambienti non se ne sa mai niente.
    Come nel caso interessante del provvedimento della Banca d’Italia che il 6 DICEMBRE 2010 ha bloccato l’operatività del BANCO EMILIANO ROMAGNOLO. Come da previsioni, nessun organo di stampa nazionale tanto meno locale(tutti controllati direttamente o indirettamente da istituti di credito) ha dato risalto alla notizia.
    Sono stati bloccati TUTTI I CONTI CORRENTI DELLA CLIENTELA. Siamo a un tale livello di omertà che ne hai parlato solo Beppe Grillo. Ho detto tutto.
    Per fortuna ci sono blog come questo di Amorosi che tratta della dimensione locale dandole un senso nazionale e mostrando cos’è questa realtà. L’unica denuncia arrivata dal mondo delle cooperative su come funiona il sistema Emilia è stato solo il cooperatore Donigaglia che si può ferocemnte riascoltare in questa puntata di Report e penso possa bastare ed avanzare.
    http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-a6ca2006-bae7-4372-a646-32290f0f7b96.html

    Rispondi
  13. ADRIANO

    23 dicembre 2010 at 20:48

    @Gramellini. Capisco che non sapendo cosa dire si accontenti di Donigaglia. Poi:
    1)Io sono Consigliere e Vice Presidente di una sola banca: è una Cooperativa;
    2)BER ? Che roba è ? amici suoi ? riconducibili a Legacoop ?
    3)Cooperatori che fanno parte di Fondazioni bancarie a Bologna ? io non ne conosco. Lei ? Se ne conosce faccia i nomi evitando di spuntare sentenze ridicole.
    4) Gergo di chi fa denunce ???? Io lavoro, non faccio denunce. La legalità la diefndo facendo il mio mestiere e le mie battaglie. Se lei non condivide ne l’une ne le altre è un problema suo, non mio.
    PS. Il mio primo mestiere è stato, a 18 anni, il salumiere. Qualcosa contro la categoria ? quando vuole offendere qualcuno sia meno snob. La puzza che ha sotto il naso si sente da lontano e, mi creda, non depone a suo favore. Tenga conto peraltro che non mi offendo facilmente ma, se le mancano epiteti appropriati, alla prossima puntata provvederò a suggerirne io.

    Rispondi
  14. ADRIANO

    23 dicembre 2010 at 20:56

    Io faccio sorridere…. Lei è un tantinello prevedibile. Per fare la guerra a me usa tre figure: Consorte, Donigaglia e i salumieri.
    Sui primi due, contento lei contenti tutti. Ho capito che sono i suoi miti. Cosa vuole, me ne farò una ragione.
    Sulla terza categoria ho qualche problema. Ho iniziato a lavorare, in Coop Adriatica (allora Coop Bologna) facendo il salumiere. Ha qualche problema contro i salumieri ? Lo usa come un epiteto sgradevole. Dica la verità, voleva chiamarmi “negraccio”….
    Infine:
    Cosa è il Banco Emiliano Romagnolo ? Amici suoi ? Io che cavolo c’entro ?

    Rispondi
  15. Cristoforo

    23 dicembre 2010 at 21:16

    A Bologna abbiamo un signore che presiede la FIERA di Bologna , già Presidente della fondazione Carisbo , già Presidente di Nomisma Terzo Settore , della Società Museo della città, del Comitato Ministeriale di esperti per il riconoscimento dei corsi di Studi a distanza ,Presidente dell’Observatory Magna Charta Universitatum , Vice presidente Cassa Risparmio Padova e Rovigo ..Iscritto all’ordine forense di bologna , massone della loggia Zamboni – de rolandis, Magnifico Rettore dell’Alma Mater .
    Questo Re Sole locale si è fatto incidere in vita , su di una lapide esposta in una via del centro il seguente epitaffio : Aedes athenaeo addicta et ad pristinum splendorem artibus disciplinisque provehendis restituta .Fabio Roversi Monaco Rectore.
    Questa è la Bologna dei monarchi , dei massoni , dei potentati, delle realtà che solo persone prive di buon senso continuano a voler ignorare.
    E poi c’è il mondo dei plenipotenziari rossi , dei beneficiari di decine di incarichi , dei cooperatori , delle decine di massonerie che ci inquinano la vita .
    Ma fateci il piacere ……..

    Rispondi
  16. Alberto Gramellini

    23 dicembre 2010 at 21:44

    A me piace mangiare il salame. Solo questo avrà capito del mio discorso.
    Le altre persone hanno capito benissimo.
    Devia il discorso su cazzate. Bravo. Faccia così. Almeno è sul salame. Anche mio nonno partigiano che si rivolterà nella tomba ogni volta che vede i cooperatori attuali amava il salame.
    Buon anno

    Rispondi
  17. Cristoforo

    23 dicembre 2010 at 21:50

    Adriano , mi perdoni . Ma ogni volta che chiede che si facciano i nomi ..li facciamo ma Lei poi non replica . Cos’è un gioco ? Abbiamo sottolineato la figura di un cooperatore libero – muratore autore di testi celebrativi di una loggia massonica cittadina.
    E lei che fa ? Niente …. non dice niente. Suvvia ce la dica una parolina …. è così normale? Che immagine diamo della cooperazione?

    Rispondi
  18. Cristoforo

    24 dicembre 2010 at 09:12

    Adriano ..Adriano …vede perchè si diventa poco credibili ? Perchè si tende a nascondere la polvere sotto il tappeto. Allora dov’è la sua tanto celebrata Lega Coop ? Dov’è e dov’era quando sue coop violavano la legge (urbanistica e non)falsificando contratti di appalto a San Lazzaro di Savena nell’edilizia convenzionata? Quando realizzavano abusi edilizi insanabili poi sanati da un ?amministrazione comunale complice (è agli atti ).Dov’era , dov’è la centrale della mutualità di fronte alla constatazione che vi sono simpatici aderenti a centrali di potere occulto? Ma non siete la centrale della trasparenza ? Che forza …Adriano.
    Solo chiacchiere …chiacchiere ..chiacchiere ..sul salame ….Le abbiamo chiesto di speigarci cosa ci faccia un massone tra i cooperatori ma non ha nulla da dire.Sono mesi che le chiediamo spiegazioni ma non ne ha . Non ne avrà mai .
    Oggi la Stampa locale ci racconta delle intercettazioni relative alla la maxi truffa e alla tangente legata a una falsa verifica fiscale a «Rimini Yacht» da parte di alcuni esponenti della locale Guardia di Finanza. Da L’informazione del 24.12.2010 “Più volte l’imprenditore ferrarese Paolo Ferrari,con interessi nell’abbigliamento e nella commercializzazione dei parafarmaci, ha chiesto ai suoi amici della Finanza, Enzo Di Giovanni e Massimiliano Parpiglia, di intercedere per
    lui con Coop Italia e Mercatone Uno per vendere i suoi prodotti attraverso le due catene.Ed è indagando su questo filone che emerge
    il nome di Ferrari. Dei suoi rapporti con i finanzieri si parla nell’ordinanza del gip Pasquale Gianniti. E si dice che l’i m p re n d i t o re ferrarese voleva sfruttare le verifiche fiscali in
    corso al Mercatone Uno e alla Coop Italia da parte dei suoi amici e complici per fare affari con le due società: «Dalle varie telefonate si
    palesa che i due finanzieri stanno sfruttando la verifica fiscale in corso alla Coop Italia per stabilire canali privilegiati» tra l’imprenditore Ferrari e i vertici delle cooperative «in modo
    da agevolare la commercializzazione negli ipermercati Coop dei suoi prodotti».

    Rispondi
  19. ADRIANO

    24 dicembre 2010 at 13:40

    Ho inziato a lavorare facendo il salumiere. Ha qualcosa contro la categoria ? O è solo un po di snobismo ?

    Rispondi
  20. Cristoforo

    24 dicembre 2010 at 13:53

    Io ho profondo rispetto dei lavoratori come Lei , mi creda .
    Proprio per questo non capisco come faccia a non assumere distanze da gente che col mondo del lavoro e della mutualità reale non ha davvero nulla a che spartire .
    Detto questo , Le auguro un Sereno Natale e un anno ricco di successi nonchè meno reticente possibile.

    Rispondi
  21. admin

    24 dicembre 2010 at 19:08

    In onore al salame volevo, visto che il dibattito si è infervorato su questo tema, non dimenticare gli amanti della mortadella che potrebbero offendersi. Ho cambiato il banner dell’immagine per questo.

    Rispondi
  22. ADRIANO

    24 dicembre 2010 at 19:44

    @admin, simpatico Gramellini, dove l’avete trovato ? in due righe è riuscito a dirimi che non capisco un cavolo e che sparo solo cazzate. Però??? Visto che il blog è aperto continuerò a dire cazzate fino a che lei non me lo vieterà.Ovviamente i tre post non sono molto coerenti perchè li ho inviati nel momento in cui non vedevo apparire il primo e, ad ogni minuto, perdevo un po di verve.
    @cristoforo, capisco che non abbia molte cose da dire, mi aveva promesso inchieste su Uniland, Sulla cooperazione e sulla Costituzione, dove sono ?
    Sulla roba trita di massoneria e cooperazioen le ho già risposto in svariati post precedenti. Se lei rimane della sua opinione (vede, io non le dico che non capisce)non è colpa mia.
    Io le ho annunciato e promesso “cose” e sto aspettando ancora IL PUBBLICO DIBATTITO, RICORDA ?? Oramai ho capito che avete paura e quindi, se vi disturbo, mi ritraggo.
    @PS gramellini: rileggendo vedo che anche lei ha capito ben poco del mio primo post. Me ne faccio una ragione. Del resto, per come scrive ho capito che è un rancoroso pieno di risentimenti e che, di conseguenza, io e lei abbiamo ben poco da spartire e non mangeremeo maccheroni assieme.

    Rispondi
  23. ADRIANO

    24 dicembre 2010 at 19:47

    @Cristoforo, capisco che legge poco ma la notizia su Rimini Yacht è di alcune settimane fa così come le risposte di Coop Italia.
    Auguri a tutti

    Rispondi
  24. Cristoforo

    24 dicembre 2010 at 20:06

    Consigli per la lettura .
    Titolo: MAIALI SI NASCE SALAMI SI DIVENTA
    Autori: Giovanni Tamburini – Gabriele Cremonini
    Editrice: Pendragon
    Prezzo: 10 euro
    Il volume è stato presentato il 4 febbraio 2009 alle ore 21 presso la libreria COOP Ambasciatori. via Orefici, Bologna

    Rispondi
  25. Alberto Gramellini

    24 dicembre 2010 at 20:19

    Io esisto eccome. Mi arriva la mailing list ogni settimana.
    Turrini, lei dice che sono livoroso e poi così all’improvviso dice
    che non vuole mangiare con me i maccheroni.
    Ci mangiamo la mortadella? (non ho detto il salame per non offendere sa)
    Meglio mortadella, mortadella.
    La scelta della redazione mi sembra azzeccata. Siamo caduti sul salame e allora si proceda con la mortadella.

    Rispondi
  26. Cristoforo

    24 dicembre 2010 at 20:32

    Adriano …promette “cose” …. ma non uno straccio di commento alle nostre storie di ordinaria massoneria cooperativa.
    Che peccato che non ci dia nessuna risposta almeno nella notte di Natale. Io non ho mai letto alcun suo commento a riguardo ma forse era occulto anche questo.
    Su Rimini Yacht le notizie che abbiamo riportato sono di ieri .
    Lo sa che nella capanna di Gesu’ Bambino esposta in una piazza di San lazzaro di Savena hanno rilevato abusi edilizi?
    Avevano creato una mansarda anche li’ …

    Rispondi
  27. ADRIANO

    26 dicembre 2010 at 13:01

    DOVE CAVOLO SONO I MIEI POST….ANCHE SU QUESTO BLOG VALE LA CENSURA PREVENTIVA………

    Rispondi
  28. admin

    26 dicembre 2010 at 16:38

    I suoi post sono in alto. Forse non ha pulito la cache del suo computer e non li vede. Si vedono. Abbiamo un sistema di protezione che ci fa sempre salvare una copia dei post pubblicati o che vengono scritti. Non ne sono perventui altri. Ce li riscriva se ci sono problemi. Grazie

    Rispondi
  29. ADRIANO

    27 dicembre 2010 at 01:54

    Ho capito che Gramellini non esiste e quindi è inutile contimuare un dialogo unilaterale.
    Caro Admin, i post e i commenti sono riapparsi ora…sarà colpa del mio cache (confesso che non so cosa sia)..
    Cristoforo, se lei legge le notizie “riprese” non è colpa mia (Repubblica, La Nuova Ferrara ecc di almeno 15 gg fa).
    Non conosco storie di ordinaria massoneria cooperativa quindi non le posso commentare. Io non do risposte, non le devo, a chi non fa domande.
    Mi pare di averle già detto in passato che ritengo la massoneria in antitesi ai valori che la cooperazione propugna. Quindi è in antitesi ai miei valori ma io posso parlare per me. Anzi, in questo caso, anche per Legacoop. Infine, se vede quel tale che ogni tanto si affaccia ma che penso non esista pur spulciando il mio CV, chieda , con tatto e cortesia, cosa trova di illegale, o meglio di eticamente dicutibile nel medesimo.

    Rispondi
  30. ADRIANO

    27 dicembre 2010 at 02:08

    Continuo a non vedermi ma non mi fermo. Ho dimenticato una cosa importantissima per chi, ovviamente, ignora i segreti del mestiere (forse di molti mestieri): IL SALUMIERE NON C’ENTRA NIENTE COL SALAME. LA NOBILE PROFESSIONE CONSENTE DI AFFETTARE TUTTI I SALUMI, MORTADELLA COMPRESA. Comunque, colesterolo permettendo, mi piacciono tutti e due….

    Rispondi
  31. Cristoforo

    27 dicembre 2010 at 20:54

    Caro Adriano , giuro che non La disturbo piu’.
    Abbiamo segnalato la vicenda di un Presidente di Cooperativa (aderente a Lega Coop) affiliato alla Massoneria. Ho fatto un nome , un cognome, e in ultimo le ho indicato un testo perchè si faccia un’idea.
    Ha intenzione di rispondere oppure no ? Le chiedo: il testo BOLOGNA MASSONICA edito da Clueb contiene un capitolo scritto da un “cooperatore”. Lo trova normale ? Come si pone Lega Coop a fronte di tale situazione ?
    Se non intende fornire chiarimenti me lo dica senza remore .
    E’ normale tutto questo ? Ci faccia capire …. perchè ho intenzione di chiederlo al Sig. Calzolari ….

    Rispondi
  32. Alberto Gramellini

    27 dicembre 2010 at 21:06

    Socmel, adesso neanche esisto. Quello che avevo da dire l’ho detto. Ognuno ha fa le sue considerazioni. Non è mi intenzione offendere nessuno.
    Ci sono solo dei dati di fatto. Questo Paese è fatto di tante gang anche locali. Se dovessimo seguire solo il livello legale-illegale ci saremmo tutti ingoiati le cazzate dei Ds sulla legalità e i conflitti di interesse, che deve rispettare Berlusconi ma che loro si guardano bene dal rispettare.
    Giusto è ricordare quale è la media della gare di appalto pubbliche del Comune di Bologna. E’ solo lo specchio della Regione. Chissà come è che solo alcuni soggetti partecipano al magnamagna di questa terra e altri no.

    Rispondi
  33. ADRIANO

    28 dicembre 2010 at 11:41

    @Cristoforo, come la penso sulla massoneria credo di averlo già detto. In una occasione a breve, negli organi di Legacoop, si discuterà dei temi da lei denunciati. Come vede non è totalmente inutile la vostra denuncia anche se, a volte, guardare oltre il giardino di casa non sarebbe sbagliato.
    Quando scrive sotto lo pseudonimo Gramellini non le riesce però altrettanto bene. Primo perchè non si capisce un tubo (o meglio, come dice lui, io non capisco ma tutti gli altri si). In ordine: parla di gang….di un partito che non esiste più… di medie di gare d’appalto (???)…di magnamagna… forse l’ultima l’ho capita, si riferiva alla mortadella.
    FACCIAMO CHE INVITA ANCHE LUI A QUEL BEL DIBATTITO SULLA LEGALITA’…..suvvia, la vedo un po’ reticente, non deve aver paura

    Rispondi
  34. Alberto Gramellini

    28 dicembre 2010 at 15:03

    Gramellini sono io. Sono nato a Ferrara e faccio il ricercatore universitario a Bologna. Ho 42 anni. Ricevo le news che manda Amorosi e che ringrazio. Il sito è molto interessante e utile. Unico nel suo genere. Bello ci sia uno strumento così potente in un luogo dotato di una così grande falsa coscienza come l’Emilia. Mi sono piaciuti alcuni pezzi fatti da Cristoforo e le questioni che pone su illegalità e massoneria mi sembrano centratissime. Ma non lo conosco nemmeno il signor Cristoforo. Tornando a noi, io sono io, Gramellini. Non credo sia un altro. Mi tocco e ci sono. E’ che lei signor Turrini che non regge le critiche. Un consiglio. Non veda critiche dove si fanno solo considerazioni sulla base di avvenimento e fatti, le accetti con maggior pacatezza.

    Rispondi
  35. ADRIANO

    28 dicembre 2010 at 20:31

    Non insista Cristoforo, un personaggio come Gramellini non può esistere.
    PS:(parte vera) in che facoltà ? sa, ho un figlio universitario che fra un po’ “dovrò raccomandare” (sa, noi cooperatori) e non vorrei correre rischi.
    Mi creda Gramellini, io accetto le critiche con piacere perchè, anche quelle che non condivido, mi fanno riflettere e, in modo non inferquente, anche cambiare opinione. Non accetto però la supponenza, la presunzione e l’arroganza del suo primo post. Mi sembrava fosse chiaro. Lei prende il CV di una persona e, senza conoscerla (almeno credo) trae delle conclusioni. Non le pare avventato ? Mi chieda perchè ho fatto un lavoro (spesso per intervenire in situazioni di crisi), ho ricoperto una carica e io le risponderò con la pacatezza e la serenità di chi sa di poteri mettere la faccia.

    Rispondi
  36. Alberto Gramellini

    29 dicembre 2010 at 22:13

    Secondo me Adriano Turrini non esiste. Mi sembra evidente.
    Non insista sulle raccomandazioni. I ricercatori non hanno neanche il potere di lavorare figurarsi quello di raccomandare.
    Buon anno

    Rispondi
  37. Cristoforo

    29 dicembre 2010 at 23:49

    Mi fa piacere che lei mi attribuisca l’identità di Gramellini e che ritenga Cristoforo uno e trino . Mi fa piacere che Gramellini esista e che esprima liberamente il suo apprezzamento nei miei confronti e nei riguardi del blog. Siamo in tanti a pensarla su tanti temi allo stesso modo ma non per questo siamo la stessa persona .Pero’ se le fa piacere mi chiami pure Gramellini ..cosa vuole che le dica…non vedo perchè dovrei inventarmi piu’ identità per contestarla quando me ne basta e avanza una.
    Ottima l’iniziativa di Lega Coop ci faccia sapere …

    Rispondi
  38. Cristoforo

    31 dicembre 2010 at 13:43

    Un caro augurio a tutti i nostri amici e lettori . A chi ci denigra e a chi invece ci ha apprezzati . In silenzio continueremo le nostre battaglie sperando che il nuovo anno ci porti la brezza fresca della legalità.
    Un augurio a Turrini che ci ha seguiti con il suo contributo , a Gramellini ( esiste e non è il doppio di Cristoforo) ad Amorosi , a Lillo , al FATTO , agli amici che ci seguono e sono tanti , tantissimi
    Un augurio alle Istituzioni sane , a Lega Coop sovente al centro di nostre polemiche (che il nuovo anno la porti a valutare come scabrose certe posizioni di alcuni strani cooperatori e a rendere giustizia a malcapitati cittadini ?) a quanti lavorano per la Giustizia e la Legge senza requie.Un augurio a Bologna e chi la ama .

    Rispondi
  39. Cristoforo

    3 gennaio 2011 at 14:18

    A San Lazzaro di Savena , ci scrive un lettore, il Sindaco ha tenuto un discorso in Piazza a mezzanotte .
    Noi non abbiamo trovato molto dissimile nei contenuti questo analogo discorso del politico Cetto La Qualunque ….dove rimarca :
    L’unico sport è la caccia. Gli altri sono sport omosessuali!”

    “Peromente, cari italiani e posteriormente care italiane, siamo a capodanno ed è tempo di dialogo! Sono convinto che mai come in questo momento serva un dibattito franco e onesto, dai toni mai accesi e nel quale si riconosca all’avversario anche i meriti e le capacità.
    Un confronto che abbia come punto di riferimento, come orizzonte morale direi, il bene primario: quello dei cittadini.
    La storia mi chiama e io rispondo: presente. Innanzituttamente: basta con lo scontro. Basta con la lotta all’avversario. Il paese ha bisogno di una fase nuova, di pacificazione tra gli opposti. Intalsensamente ho già pronti i nuovi slogan. Basta con la lotta tra maggioranza e opposizione. basta con la lotta tra laici e cattolici.
    Basta con la lotta all’evasione fiscale.
    Basta con la lotta alla povertà. Basta con la lotta alla criminalità. quando dico basta è basta! Siamo in una fase nuova. Non serve la lotta ma il dialogo.
    E non solo tra forze politiche. Serve il dialogo anchemente tra istituzioni e cittadini, tra amministrati e amministratori, tra rapiti e rapitori, tra truffati e truffatori, tra ‘ndrangheta e camorra, tra assassini e assassinati… tra cornuti e figghji i buttana: dialogo!
    La parola d’ordine è dialogo!

    Rispondi
  40. giuseppe

    3 gennaio 2011 at 22:08

    Basta con la lotta all’evasione fiscale?
    A Zocca purchè le associazioni siano fedeli (al Comune) e “mute” possono fare quello che vogliono. Bilanci? nessun amministratore è interessato a queste robe. Qualche cittadino chiede trasparenza e fa troppe domande? Ci pensano le giunte comunali a intimidirli. Gli sponsor? sembrano dei birichinelli sempre fedeli agli amministratori.
    Qualcuno controlla il sistema di fatturazione e i bilanci? neanche per sogno. Gli intrecci contabili fra amministrazioni pubbliche, cooperative ed Associazioni varie? Zitti. Altro che lotta all’evasione! I finanziamenti pubblici? Come mai molti di quelli che beneficiano di finanziamenti pubblici sono sotto lo stesso “Ombrello” (Promappennino) di quelli che li erogano? Naturalmente io penso che siano tutte coincidenze, però ho l’impressione che un mare di soldi pubblici finiscono male. Molto male per i cittadini. Amministratori e parecchi funzionari comunali, non sono attenti ai bilanci, però sono impegnatissimi a mettere le mani sui Partiti, sugli Enti, nelle Cooperative e nelle Associazioni. A tutti costoro andranno finanziamenti pubblici, purchè non rispettino le regole.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *