Smerciavano droga per conto del Clan dei Casalesi a Riccione, ma se la accuse reggeranno, si tratterà della conferma che la famigerata organizzazione criminale recluta gregari in Emilia Romagna, pusher che non siano provenienti dalla zona di origine del Clan, ma persone del posto.
Tre persone, cittadini italiani, sono state arrestate dai Carabinieri a Riccione, con l’accusa di detenzione e spaccio di droga. Due di loro sono considerati dalle forze dell’ordine affiliati al clan dei casalesi. Si tratta di R.S. 39 anni, residente a Riccione, celibe, nullafacente, incensurato; F.S., 30 anni, domiciliato a Riccione, impiegato, incensurato; F.A., nato a Urbino, 47 anni, e residente in Fano, imprenditore edile, pregiudicato. I due ad essere ritenuti legati ai Casalesi sono. F.S. ed F.A., entrambi sono accusati anche di concorso in porto abusivo di arma e ricettazione. I militari li hanno fermati mentre uscivano da un’abitazione in via Altieri nella città Romagnola, avevano con loro: 218 grammi di cocaina, 90,6 grammi di eroina e sostanza da taglio. Nell’abitazione dalla quale erano appena uscito, i militari hanno trovato altri 11,8 grammi di cocaina, 13,5 di eroina e una bilancia elettronica di precisione. Sull’auto utilizzata dai due sono state trovate e sequestrate una pistola beretta calibro 22, completa di caricatore con 3 colpi, provento di un furto. L’azione dei Carabinieri è stata caratterizzato anche dall’iniziativa di G.S., nata a Fano, 35 anni, pregiudicata, convivente dell’imprenditore edile, la donna per impedire consentire la fuga ai malviventi, ha tentato di investire carabinieri, alla fine è stata bloccata e arrestata per resistenza a pubblico ufficiale.
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