E’ l’invenzione di due imprenditori di Minerbio (Bologna) Marco Astorri e il socio francese Guy Cicognani riportata in questi giorni dalla rivista Wired. Una plastica senza petrolio, biologica, biodegradabile ed economicamente competitiva che si scioglie in acqua dopo 40 giorni. L’impresa si chiama Bio-on. La bioplastica prodotta è 100% verde e capace di sciogliersi in acqua dopo 40 giorni mentre la plastica comune impiega circa 4mila anni per decomporsi. La bioplastica si chiama Minerv ed è un Pha, ovvero un polimero. La materia prima per la creazione di Minerv Pha sono gli scarti di lavorazione degli zuccherifici. La ricetta giusta per la produzione sta nel creare il mix migliore di zuccheri e di ossigeno che faccia ingrassare rapidamente i batteri senza intossicarli. Dovrebbe entrare in produzione nel 2012. Per allora la Bio-on dovrebbe essere dotata di uno stabilimento in grado di produrne 10mila tonnellate l’anno. Questa plastica rivoluzionaria potrebbe arrivare nelle nostre case già dal prossimo anno. E considerando che nessuno dei due imprenditori è uno scienziato la cosa è ancora più clamorosa e sorprendente. E dimostra che quando si indirizzano le intelligenze nella giusta direzione i risultati prima o poi arrivano. Questo settore nei prossimi vent’anni avrà uno sviluppo eccezionale. Grazie a Wired oggi il Corriere di Bologna ci fa un piccolo articolo ed è già qualcosa. Andrebbe meditato perché non siano queste le notizie in prima pagina invece che le banali chiacchiere politiche di tutti i giorni.
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