Sotto attacco il sito del libro scritto con Christian Abbondanza “Tra la via Emilia e il Clan” www.legalitabooks.com. Il sito è stato colpito da hacker professionisti legati non si sa bene a chi. Stessa cosa è capitata anche al sito de “Casa della Legalità” www.casadellalegalita.org osservatorio su criminalità, mafie, reati ambientali, trasparenza e correttezza della Pubblica Amministrazione. L’assalto ha preso il via l’11 Maggio, giorno in cui un’inchiesta nel savonese ha portato ad arresti di politici e imprenditori locali, uno di questi della famiglia Fotia citato nel libro. Nell’inchiesta si è anche confermata l’ennesima incessante presenza sul territorio del nord Italia dei clan della ‘ndrangheta.
Nelle prime ore dopo gli arresti tra cui quello di Pietro Fotia (soggetto denunciato dal sito della “Casa della Legalità” per l’appartenenza ad una famiglia della cosca MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI ricostruendone la storia) il sito era disponibile solo con una schermata in “giapponese”.
La cittadinanza del Nord-Italia non è ancora consapevole della profondità con la quale la criminalità organizzata ne sta occupando i territori. Un fenomeno che ha avuto una sensibile accelerazione negli ultimi anni mentre la politica pontifica il quieto vivere. La tendenza è al rialzo con più traffici, più riciclaggio, più buchi neri, più confusione e più conflitti. I cittadini dovrebbero trovare ogni modo per contribuire al fine di migliorare il mondo in cui vivono senza nascondersi quest’innegabile verità. L’allontanamento di questi fenomeni dai territori del Nord Italia resta un’opportunità più che una sfida.
In questo momento tecnici esperti stanno cercando di riparare i danni e ripristinare il sito del libro.
Cristoforo
Solidarietà piena all’amico Antonio Amorosi e alla Casa della legalità.
cristina
Occorre aprire un’agorà di pubblico dibattito aperto a tutti i cittadini e non pilotato da nessuno burattinaio politico .Oggi non c’è una sola “associazione” a Bologna che non sia strettamente controllata e manipolata. Questa è la prima profilassi pubblica contro le camorre di ogni colore.
Renato
Se non si rifiutassero le mani tese per personalismi e protagonismo, avresti a disposizione delle tue battaglie una delle squadre più agguerrite per il bene comune di Bologna e del resto d’Italia.
Pensaci, Antonio, noi siamo qua!
Ci si vede! 🙂
Friendly, il tuo a volte compagno di viaggio, Renato.
Cristoforo
Antonio ….ti avevano lanciato una ciambella di salvataggio e tu hai sdegnosamente rifiutato. Avevi i city angels a disposizione e non ne sapevamo nulla . Ingrato .
admin
Da parte mia non ci sono problemi ne ci sono mai stati. Io però non faccio battaglie. Non lo faccio in quanto militante di qualcosa che non mi piacciono ne mi sono mai piaciuti. Credo che la realtà e la verità dei fatti sia più importanza dell’appartenenza. Gli slogan e le parole sono un conto i fatti concreti un altra cosa. Quando li vedrò nelle forze politiche in campo saprò dirti.
Racconto solo storie giornalistiche, scrivo articoli o pubblico inchieste. Per il resto non ci sono problemi. La mafia è un fenomeno importante e per questo lo tratto. Mi posso occupare di mafia come di alta tecnolgia. Come ti ho detto altre volte non aderisco a partiti o cose simili. Se poi gli altri, in generale, pretendono questo non posso farlo. Non condivido il loro approccio alla politica oltretutto. Alcune persone mi risultano affini altre meno. Il risultato non cambia. Per fare questo lavoro che sto facendo, per come voglio esercitarlo io, ma lo farei anche se fossi dentro un partito ( e l’ho già fatto) devi essere libero e non chiudere gli occhi quando quelli che possono starti simpatici commettono errori o fanno cose che non dovrebbero. E’ il mio limite ma secondo me bisogna agire così senza nessun problema :-).