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E’ un concorso di selezione pilotato?
La crisi economica continua ma le regole restano le stesse! Abbiamo in anticipo i nomi preconfezionati di coloro che molto probabilmente vinceranno il “concorso” per un lavoro a tempo indeterminato presso la Cineteca di Bologna. Si, perché superare una selezione pubblica di un Ente dove il Comune di Bologna è socio unico proprietario e quasi unico finanziatore è come vincere una lotteria, altro che concorso! Ma andiamo per ordine.
La Cineteca di Bologna è stata per anni un dipartimento del Comune in cui si entrava dopo concorsi pubblici o incarichi a tempo. Il 6 dicembre 2011 diventa Fondazione ma vista la struttura societaria i dipendenti a tempo indeterminato decidono in massa e a malincuore di non di voler restare e passano al Comune. Questi finanzia la Fondazione con 1 milione e 550 mila euro, denaro della collettività, ricordiamolo, e diventa una sorta di succursale privata dell’Ente pubblico. E così la Cineteca il 6 Febbraio indice in tutta fretta una selezione per 27 curriculum, idonei a sostituire gli ex dipendenti. Sembrava andare tutto liscio. Si, perché già il 16 Febbraio viene indicata come data ultima per inviare i curriculum e partecipare ai bandi per molti dei quali è richiesta solo la scuola media superiore. Diciamo sembrava, perché come nel caso del “concorso” dei dirigenti del Comune di Bologna e del caso Lombardelli, il Capo di Gabinetto con la terza media, c’è qualcosa che non va. Infatti senza alcuna pubblicità e con solo 10 giorni disponibili il 16 febbraio sono arrivati invece ben 1548 curriculum. Sono molte le aspettative nella patria nazionale della Laurea in DAMS, Dipartimento Musica e Spettacolo di Bologna che ogni anno sforna migliaia di preparatissimi laureati disoccupati. E allora che fa la Cineteca? In soli 2 giorni (3 se vogliamo contare la possibilità che il sabato sia stato lavorativo) la commissione esaminatrice composta dal direttore Gianluca Farinelli, dalla dirigente del settore cultura del Comune di Bologna Francesca Bruni e una psicologa valutano ben 1548 curriculum scegliendone 78. Un vero record della lettura veloce. I 78 non sono stati resi pubblici e i “vincitori” finali sono attesi. Peccato però che i bookmakers dei “dietro le quinte bolognesi” li diano già per decisi ai primi di Febbraio, alla stesura dei bandi. Sono tutte persone che per anni gli ex dipendenti della Cineteca hanno formato nelle posizione che i bandi richiedono. Come il caso di Michela Zegna che è l’unica che lavora presso il Fondo dedicato al regista Blasetti e che probabilmente vincerà la selezione da archivista del Fondo Blasetti. O Roberto Chiesi che lavora da anni al Centro Studi Pasolini, chi meglio di lui può ricoprire la stessa posizione? O Elena Gieri, segretaria della dirigente Anna Fiaccarini, presente anche lei temporaneamente alle sedute della commissione esaminatrice. O Alessandro Cavazza ( da non confondere con l’omonimo documentarista) che tramite la responsabile editoriale della cineteca Paola Cristalli ha lavorato proprio nella mansione per la quale concorre, editoria digitale. Ma l’elenco è di 21soggetti.
Il direttore Gianluca Farinelli, aveva proposto l’operazione Fondazione già ai Sindaci Guazzaloca, Cofferati e Delbono ma facendo ogni volta un buco nell’acqua, visto l’aggravio economico relativo. Ma riesce a convincere il Sindaco Virginio Merola, che nominerà la maggioranza del Consiglio d’Amministrazione, in un operazione che fa raddoppiare i costi (quelli dei dipendenti del Comune più i nuovi assunti di cui si dovranno sostenere gli stipendi) e con un esborso imponente per l’Ente pubblico che non segue alcun criterio di economicità. Si, perché se il denaro pubblico andrà di certo a coprire le spese ingenti della Fondazione Cineteca questa continua ad evidenziare entrate molto più incerte e una tenuta economica che potrebbe metterne a rischio le proprietà e i contratti di lavoro. Ma la Fondazione privata Cineteca resta una struttura anomala visto che ogni assetto della stessa dovrà passare dal Consiglio Comunale di Bologna.
I bookmakers fanno notare che ci sono altre 6 selezioni ma per contratti a tempo determinato che contano poco e niente. Come nel caso del guardiano della Cineteca che avrà uno stipendio non paragonabile ai “tempi indeterminati” ma che dovrà tassativamente conoscere la lingua inglese e altre lingue straniere; cosa non richiesta per molte mansioni dei bandi a tempo indeterminato. Le gare di questi casi sembrano aperte e quindi non puntano se non su un nome. Resta insicuro solo 1 dei tempi indeterminati ma qui si fa il nome di una certa Silvia dall’identità incerta.
Il Comune, socio unico, avrebbe potuto imporre un “comando” per mantenere alla Cineteca i vecchi dipendenti e non avrebbe speso nulla. Ha formato negli anni personale, spendendo ingenti risorse della collettività. Istituisce un Ente privato come la Fondazione che non decide di assumere i suoi precari ma di costruire un mezzo pastrocchio dove probabilmente illude 1500 persone per un posto di lavoro e umilia chi è stato già scelto.
Dopo aver centrato il “concorso” per i dirigenti e l’affare Lombardelli speriamo che anche per il solo gusto di contrastare le nostre premonizioni si ripristini una speranza di trasparenza per il migliaio di partecipati ignari. Ma i bookmakers di Palazzo sostengono che un posto a tempo indeterminato, con la crisi, è una cosa con cui non si scherza. Sarà anche questo un segno del nuovo corso del Sindaco Virginio Merola?
Ecco i nomi
Alessandro Cavazza (da non confondere con l’omonimo documentarista) – Editoria web – Bando n°2
Carmen Accaputo – Patrimonio filmico e audiovisivo – Bando n°3
Luca Miu
Renato Zorzin
Claudia Giordani
Alfredo Cau
– Conservazione pellicole – Bando n°4 per 4 posti
Roberto Chiesi – Responsabile Centro Studi Pier Paolo Pasolini – Bando n°5
Andrea Dresseno – Ricerca e Fondi Speciali Archivio Chaplin – Bando n°6
Monia Malaguti – Digitalizzazione Archivio Chaplin – Bando n°7
Davide Piertrantoni – Responsabile bilancio e risorse umane – Bando n°8
Antonio Volpone – Programmazione e controllo – Bando n°9
Silvia ? – Contabilità e all’ufficio acquisti – Bando n°10
Andrea Ravagnan – Ufficio Stampa – Bando n°12
Rossana Mordini – Segreteria di Presidenza e di Direzione della Fondazione – Bando n°14
Elena Correra – Archivio fotografico – Bando n°16
Davide Badini – Patrimonio Librario Renzo Renzi – Bando n° 17 (tempo determinato)
Elena Geri – Organizzazione iniziative Biblioteca – Bando° 18
Matteo Lollini – Patrimonio librario e fondi speciali – Bando n°19
Valeria Dalle Donne – Sezione audiovisivi della Biblioteca Renzo Renzi – Bando n°20
Michela Zegna – Fondi cartacei Renzo Renzi – Bando n°21
Marzia Mancuso – Referente area informatica – Bando n°22
Francesca Andreoli – Operatore culturale – Bando n°24
I bandi 1, 11, 13, 15, 23 sono a tempo determinato.
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