«Noi siamo diversi», è le nenia che ripetono, a mezza bocca, i consiglieri comunali Pd di Bologna che incrociamo nei corridoi del Comune a Palazzo D’Accursio. Appreso del coinvolgimento nell’inchiesta Expo del presidente di Manuntencoop, Claudio Levorato, e della Cefla, cooperativa di Imola, non è facile trovare qualcuno che voglia commentarla a viso aperto. «Qui Levorato è un autorità e tutto move», ci sibila uno di loro che ci prende in disparte e ci ripete «ma tu lo sai benissimo e non è il solo».
Nato in Veneto, militante di sinistra dal vecchio Pci, Claudio Levorato è alla guida di un colosso da oltre 1miliardo 72milioni di fatturato e ricavato per più della metà da appalti pubblici, 32,5 milioni di utile netto e 16mila dipendenti. E’ contemporaneamente in 7 consigli di amministrazione della galassia coop ma in tempi recenti poteva vantare presenze simultanee anche in 11 Cda. Secondo i pm che ne hanno chiesto l’arresto, sarebbe responsabile di turbativa d’asta in concorso e utilizzazione di segreti d’ufficio, agendo illecitamente per ottenere l’appalto da 323milioni di euro della Città della Salute di Sesto San Giovanni. Richiesta rigettata dal Gip anche se i Pm stanno valutando se presentare appello al Riesame.
«Manutencoop non vince molti appalti in Comune», bofonchia un altro consigliere Pd bolognese che vorrebbe ridimensionare la portata del colosso. Ma la coop è capofila ovunque in Italia, negli appalti di gestione delle pulizia delle scuole, nel facchinaggio, sui treni, negli ospedali, nei musei, negli uffici, per il verde pubblico. Tra i centinaia e centinaia di appalti spicca quello di Firenze, città del premier Renzi. Manutencoop si occupa di pulizia e manutenzione degli Uffizi, un patrimonio artistico unico al mondo, non proprio un posto qualunque, che vede nella «Fondazione della Galleria» la presenza di Stato, Regione Toscana e appunto Comune di Firenze. Fece più scalpore però, circa nove mesi fa, quando la Consip, la centrale acquisti per la Pubblica amministrazione controllata dal Ministero del Tesoro, le aggiudicò il mega-appalto da 1 miliardo di euro per la pulizia delle scuole italiane: su 9 lotti, 6 vennero aggiudicati alle Cooperative rosse, il 65,5% del valore complessivo. E a chi nel particolare? A Manutencoop e Cns-Consorzio nazionale servizi, due tra le più importanti cooperative del movimento Legacoop. Non solo. Pochi sanno che Manutencoop è tra le associata del Consorzio Nazionale Servizi se non la principale socia del Consorzio. «Ma in questo modo non esiste un vero libero mercato, controllano quasi tutto il settore pulizie scuole del paese», dico ai consiglieri Pd che ancora incrociano il mio sguardo a Palazzo. «Se sono bravi non è colpa loro» e «devo andare» le risposte lapidarie prima che i corridoi si desertifichino e resto solo.
Dal canto loro anche Levorato e Manutencoop si dichiarano in modo lapidario «del tutto estranei alle ipotesi di reato».
Articolo pubblicato su Libero Quotidiano nazionale il 15 maggio 2014 – La foto è tratta dal programma Piazza Pulita in onda su LA 7
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