Sembrerebbe che Giovinezza e Bella ciao verranno cantate al prossimo festival di Sanremo la sera del 17 febbraio per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. L’idea è del nostro concittadino da Monghidoro Gianni Morandi che insieme al direttore artistico Gianmarco Mazzi progettano la kermesse. Ma è una proposta che si può prendere sul serio? La direzione generale della Rai è intervenuta per evitarne la realizzazione. Il dubbio quindi resta.
E anche questa trovata fluttua liquida nel nulla dell’italietta, tra un opinione pubblica che dibatte sul Bunga Bunga e un’inchiesta giudiziaria al giorno (che spesso non si traducono in un concreto perseguimento della corruzione).
È come dire con un’altra lingua: perché in Italia nessuno produce iPod? L’altissima tecnologia? La robotica sofisticata? Perché la “locomotiva Italia” sembra più una carriola e non si rimette in moto? Perché siamo nella mani di una generazione di sessantenni (nel migliore dei casi) ferma al secondo dopoguerra! Tutto diventava avanspettacolo e macchietta politica. Tutto diventa uno scontro tra rossi e neri così come hanno imparato nella società in cui sono cresciuti. Ma l’Italia non è più questa anche se la generazione che la governa non ha nessun bisogno di immaginare altro. Tanto meno il futuro. Gianni, non hai pensato che un’operazione del genere creerà fazioni politiche piuttosto che parlare di musica in un Paese che non ha più un’industria musicale e tantomeno prodotti sonori degni di questo nome!? Eppure amavi i Beatles e i Rolling Stones!!
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