E IO PAGO! DOPO I REFERENDUM: L’ACQUA CHE SI PERDE PER STRADA DA GIORNI A BOLOGNA


Un cittadino di Bologna ci manda questa segnalazione:

Visto che i Referendum  son passati…da oltre 15 giorni (o 20?) , all’inizio di Via dei Colli esce una grande quantità di acqua dell’acquedotto,  che va a dispersione!!! Mi  sembra che gli addetti (compresi i Vigili) abbiano bisogno di una visita oculistica, giacchè la perdita attraversa la strada all’incrocio con Via di Roncrio! Qui non cambia nulla ed i referendum son solo soldi nostri spesi per… nulla! Scusate lo sfogo,ma Totò aveva ben ragione quando diceva: E IO PAGO E IO PAGO!!!!
PINO R.

PS.  a lato del ruscelletto ci sono già le alghe!! !

I rincari sulle bollette dell’acqua sembrano alle porte a Bologna. Infatti per mancati consumi si prevede un aumento della tariffe pubbliche. Si! Perché gli investimenti sembrano previsti solo in relazione ai guadagni che il gestore riesce a garantirsi. Della serie: più la comunità risparmia acqua meno il gestore guadagna. Un controsenso per un bene primario da salvaguardare come l’acqua ma non del tutto. In questi giorni infatti è nata una polemica tra l’Ente Provincia di Bologna e alcuni sindaci di Comuni che trovano poco credibile l’approccio. Il tutto anche a fronte della vittoria referendaria dei Si che sancisce il ritorno dell’acqua a bene pubblico e non  governato da questa logica di mercato tutta italiana, poco attenta all’efficienza e molto interessata ai consumi fini a se stessi. Infatti la legge pre -referendum sanciva che la bolletta dei consumatori poteva aumentare di circa il  7% a seconda del capitale investito senza che per forza sussistesse un miglioramento significativo del servizio. Adesso che la legge è saltata non si bene come legare i costi ai consumi e questi agli investimenti, in assenza di un quadro normativo chiaro. Gli Enti Pubblici dovranno assumersi una qualche responsabilità di governo e pianificazione!? Difficile a dirsi per contesti in cui le parole “efficienza” e “risultati tangibili” sembrano parole incomprensibili! Intanto a Bologna dei lettori ci segnalano che proprio in concomitanza della fine dei referendum, all’inizio di Via dei Colli, c’è una grande dispersione di acqua dell’acquedotto. Una falla, un buco, una perdita: non si sa bene cosa: se non l’acqua che si disperde per la strada da giorni. L’acqua attraversa l’incrocio con Via di Roncrio tra l’incredulità degli abitanti che si sentono anche presi in giro vista tutta l’enfasi che le amministrazioni locali hanno indirizzato sui referendum! I gestori saranno sicuramente intervenuti ma nessuno sembra averli visti. In assenza di un intervento risolutivo del problema questa dispersione si! che garantisce un aumento dei consumi. E IO PAGO direbbe Totò.


Un commento
  1. Tito Livio

    11 agosto 2011 at 10:29

    Le cose non stanno così. Bisogna dare correte informazioni ai cittadini, già non lo fanno i politici, non ci mettiamo anche noi. La legge nazionale prevedeva una remunerazione del 7% del capitale (giusto o sbagliato che fosse) investito del gestore: questo non equivale ad un incremento del 7% della tariffa in quanto la remunerazione del capitale è solo una quota parte di cioò che compone la tariffa. La tariffa idrica è legata ai costi di gestione e ai costi di investimento (agli interventi da realizzare su acquedotti, fognature e depuratori); i costi di investimento quindi variano a seconda delle necessità del territorio: per questo le tariffe in Italia sono diverse.
    Poichè la legge nazionale prevede la totale copertura dei costi (essenzialemnte gestione + investimenti) e l’acqua è venduta a metro cubo è chiaro che per avere la copertura totale devo avere una tariffa che sarà uguale ai costi totali diviso i metri cubi totali venduti; nel caso vendo meno acqua devo incrementare la tariffa (per assurdo pensiamo a quanto costerebbe il biglietto dell’autobus se ci fosse un solo utente).
    E’ concettualmente sbagliato associare le politiche di risparmio idrico all’aumento delle tariffe se diminuiscono i consumi: il risparmio idrico è necessario perchè ci sono sprechi nei consumi di tutti noi,va fatta educazione. Le tariffe servono invece a coprire i costi del servizio, ovvero che hai l’acqua in casa di buona qualità, la fognatura che porta via le schifezze da casa tua, il depuratore che cerca di restituire all’ambiente qualcosa di almeno degno. Tutto questo servizio costa un bel po’.Che poi ci siano margini di miglioramento: eccome.Tipo, dobbiamo proprio servirci di Hera? Non potavamo fare una bella gara? Si può migliorare la gestione delle riparazioni?
    Vabbè ho scritto troppo per oggi, scusate, il tema è noisoso ma per fare delle giuste e efficaci battaglie bisogna conoscere bene quello che si combatte.
    Ciao

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