Der Spiegel, la più importante rivista tedesca che ha una tiratura di quasi un milione di copie a numero, stronca Fico, la disneyland mondiale del cibo nata a Bologna il 15 novembre scorso e il suo ideatore Oscar Farinetti, ex patron degli elettrodomestici Unieuro e ora di Eataly (che ha uno megastore anche a Monaco di Baviera).
Lo aveva già fatto The Guardian, ora è il turno dei tedeschi con Walter Mayr che attraverso le autorevoli pagine di Der Spiegel scatta una foto ironica e tagliente di Fico e Farinetti. I tedeschi, che dedicano 2 pagine all’impresa, proprio non capiscono come sia possibile che in Italia l’inaugurazione di un centro commerciale diventi una cerimonia di Stato.
Tra stalle e stand si muovono il presidente del consiglio, 4 ministri, l’ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi, con vescovi, prelati e sindaci. Sembra di essere tornati all’Italia di «Don Camillo e Peppone», racconta Der Spiegel. Farinetti, l’imprenditore di sinistra che vuole vendere l’eccellenza italiana con i principi di Paperino, Topolino e la Banda Bassotti guida la parata con i suoi «grandi baffi» mentre «mastica il chewingum». Uno capace di confondere «Goebbels con Goethe».
Un sacrilegio per i tedeschi confondere, come fece Farinetti, in una delle tante ospitate da Lilli Gruber su La 7, «Goebbels con Goethe». Sarebbe come se noi italiani scambiassimo una frase di Totò Riina con un verso di Dante o gli anglosassoni citassero Charles Manson pensando sia Shakespeare. Ma Mayr la butta lì con leggerezza perché Farinetti è tipo da «dire di se stesso che a volte confonde numeri e nomi». Che ci vuoi fare.
Der Spiegel usa il libro Coop Connection (di Antonio Amorosi, edizioni Chiarelettere) per raccontare i retroscena di questo mondo italiano di strapaese che sta in piedi grazie alle connection del sistema coop e ai tenutari nazionali e locali del Pd.
Fico è la bandiera del bio e dell’eccellenza italiana.
Mayr sottolinea, come raccontato nel libro, la presenza a ridosso di Fico dell’inceneritore che emette cadmio (è cancerogeno) in quantità superiore a quella di altri inceneritori. Ma neanche questo incrina le sicurezze di Farinetti che racconta di essere onesto. Lui è figlio di partigiani e il padre gli ha insegnato determinati valori.
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